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La cartapesta made-in-Cento vuole diventare evento culturale mondiale

DiGiuliano Monari

Mar 1, 2016

simona ferrariDi Giuliano Monari

Il progetto, ambizioso, che dovrà portare in tutto il globo terracqueo la storia e le tradizioni cartapeestaie centesi, sta per prendere forma, grazie all’ineguagliabile carica energetica di Giorgio Zecchi, noto coreografo, alla capacità imprenditoriale di Paolo Zanarini, all’Associazione Mazalora e all’impresario tunisino Yazid Turki. “Un sogno – come ha detto Zecchi (che ha ederito alla lista Noi Che che sostiene Contri, ndr) – che offro al candidato sindaco Diego Contri e che, se non dovesse essere lui a vincere le elezioni, mi dovrà essere chiesto con gentilezza”. “E’ un progetto ambizioso che vedrà nascere una fabbrica della cartapesta nel nostro territorio, darà lavoro e che porterà il carnevale nei paesi arabi per una grande manifestazione, oggettivamente diversa dalla nostra, che legherà cultura e storia di quei Paesi – ha spiegato Zecchi –. Abbiamo già i disegni dei carri e sarà un carnevale forse più originale e attento a tutti i particolari estetici e alla cultura». «Vogliamo portare questa manifestazione itinerante tra i Paesi del Golfo e nel mondo – ha detto Turki –, un villaggio, 8 carri, un personaggio in apertura ed in chiusura. Tutti i pezzi del puzzle si stanno incastrando, abbiamo l’ok di Qatar e Dubai e presto un incontro con la principessa del Barhen. A dicembre la prima sfilata. La costruzione dei carri sarà made in Italy e vedrà sinergie tra tutti i soggetti coinvolti nel pieno rispetto delle rispettive tradizioni”. Una presentazione originale e del tutto inedita che ha visto l’overture della serata affidata alle magiche corde vocali della Soprano Simona Ferrari, accompagnata dal pianista Denis Biancucci e dal suono del violino di Gen Ilukaci.

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