in risposta a quanto risulta emerso nella conferenza stampa del consigliere regionale Fabio Bergamini in merito all’ospedale di Cento e alla sanità ferrarese in generale, si invia quanto segue. Link al nostro servizio)
Già da prima dell’emergenza Covid la sanità italiana scontava il grave problema della scarsità di medici sul mercato del lavoro, in particolare per determinate specialità: anestesisti, rianimatori, chirurghi generali, internisti, cardiologi, ginecologi, psichiatri, ortopedici. Col Covid tale problematica si è ulteriormente acuita, in particolare per i clinici che lavorano nell’area dell’Emergenza. Sia il Governo, sia la Regione Emilia Romagna, sia la Direzione Aziendale di Ausl Ferrara, ognuna per le proprie competenze, stanno cercando di mettere in campo ogni possibile intervento per sopperire alle criticità. La Regione ad esempio, da alcuni anni, finanzia posti nelle scuole di specializzazione, che rappresentano il vero “collo di bottiglia” rispetto alla carenza di medici.
L’Azienda USL di Ferrara, a sua volta, bandisce continui concorsi per cercare di reclutare medici e operatori delle professioni sanitarie, principalmente nelle discipline in cui vi è più carenza. E contensualmente mette in atto misure organizzative finalizzate a far fronte, con il personale a disposizione, alle congiunture che si presentano e a garantire i servizi, come è sempre stato fatto e come si continuerà a fare.
Nello specifico della Unità operativa Anestesia di Cento, è sicuramente condivisibile quanto attribuito al consigliere Bergamini, rispetto ad una necessaria redistribuzione di queste figure professionali tra Azienda Usl e Ospedaliera, con un ruolo più attivo al dipartimento interaziendale, tanto che si è già svolto, in merito, un incontro in Regione con le due Direzioni aziendali.
Ad ogni modo per il reclutamento di anestesisti già nel 2021 e anche recentemente, sono state bandite selezioni anche a tempo indeterminato, andate deserte. Una nuova selezione sarà a breve espletata, e vi si sono iscritti 12 specializzandi.
Per far fronte alla situazione, tra giugno e ottobre 2021 l’attività dell’Unità operativa è stata comunque mantenuta grazie a un accordo per lo svolgimento di prestazioni da parte di anestesisti di altri presidi, integrate ad alcuni turni di servizio affidati a una agenzia di lavoro interinale. Anche per i prossimi mesi si lavorerà in analogia con l’anno scorso per garantire i servizi, che allo stato attuale, non risultano a rischio come riportato dal consigliere. In particolare per il Punto Nascita, nel dicembre scorso ne è stata sospesa l’attività per una congiuntura di cause legate anche al Covid: non è mai stata in discussione la riapertura, che infatti ha avuto luogo nei tempi previsti, e annunciati fin da subito, e non per le proteste di qualcuno.
Sul fronte dell’attività chirurgica in provincia, mentre quella in urgenza non è mai stata sospesa, durante le “ondate” di pandemia covid si sono dovuti sospendere gli interventi in elezione, per i quali si stanno mettendo in atto adeguati piani di rientro. Anche in questo caso è sicuramente auspicabile la massima collaborazione possibile tra tutti i presidi.
Quanto al presidio ospedaliero di Argenta, si ribadisce che attualmente funziona a pieno regime: vengono eseguite due sedute di chirurgia generale ambulatoriali, due di iniezioni intra vitreali, una di endoscopia proctologica e due di chirurgia dermatologica. Per quanto attiene alle sedute di cataratta, si specifica che le sedute sono state spostate a Cento (ad ulteriore riprova che nessuno vuol penalizzare quel presidio) solo per la parte operativa mantenendo ad Argenta tutta la parte pre e postoperatoria. E’ inoltre in corso di definizione il progetto di riorganizzazione dell’attività chirurgica che permetterà di recuperare a breve due ulteriori sedute di cataratta settimanali.
L’impegno dell’Azienda sull’ospedale di Argenta – che vede gli interventi di chirurgia ambulatoriale ginecologica spostati su Cento e Delta e la Sala 2 dedicata al Centro di Endoscopia Digestiva per tutta la settimana – è quindi massimo e dimostrabile e va ben oltre alla collaborazione con l’Istituto Ortopedico Rizzoli, grazie a cui, è sempre bene specificarlo, è stato possibile aumentare le attività rispetto a quelle che sono venute meno. Presso l’ospedale di Argenta, inoltre, sono stati potenziati o attivati ex novo servizi di Medicina interna degenza e ambulatori, lungodegenza, endoscopia digestiva, accesso vascolari, fisiatra/fisioterapia, DSA oncologico, distribuzione presidi stomizzati, attività dell’ambulatorio chirurgico, ambulatorio terapia del dolore (in collaborazione con IOR), Centro Salute Donna, Punto Prelievi, attività ambulatoriale polispecialistica, diagnostica radiologica e Pronto Soccorso (a cui si aggiungerà l’attività ortopedica, con possibilità di gestire ad Argenta patologia traumatologica ortopedica).