Sono state 102 le proposte e disponibilità da parte di soggetti privati per l’attuazione degli obiettivi strategici del Piano della Ricostruzione. I contributi sono ora oggetto di approfondimento, per poi approdare in Consiglio comunale, il cui pronunciamento attiverà l’iter che renderà operativa la variante al Piano della Ricostruzione del Comune di Cento.
Il primo passaggio, martedì 3 luglio, in Commissione Seconda ‘Ambiente ed Assetto del Territorio, Sicurezza’, cui sono state proposte in questa sede tutte le richieste e a cui verranno quindi sottoposte le istanze individuate come accettabili sulla base dei criteri connaturati al Piano Organico, riconducibile al sisma, al rilancio economico e alla semplificazione delle norme.
«Un percorso condiviso per un tema di primaria importanza per la gestione del territorio – ha rimarcato il sindaco Fabrizio Toselli -. Prima del passaggio consiliare proseguiremo l’analisi in commissione, che si riunirà il prossimo 24 luglio, e con le consulte, giovedì 5». «Un iter – ha aggiunto il dirigente Fabrizio Magnani – che si compone di fasi di ascolto ed elaborazione, alla quale hanno contribuito anche la Provincia e la Regione».
La variante al Piano della Ricostruzione sarà occasione per proporre alcune soluzioni urbanistiche volte al rilancio delle attività economiche presenti sul territorio, al potenziamento del sistema delle dotazioni territoriali, alla riqualificazione di aree del territorio considerate ‘strategiche’, anche mediante la definizione di specifici accordi pubblico-privati di rilevante interesse per la comunità locale; per aggiornare e semplificare l’impianto normativo del Piano rendendolo conforme alle norme vigenti e chiarendo vari aspetti applicativi che rendono difficoltosa la gestione da parte degli uffici e dei soggetti attuatori.
Gli obiettivi strategici sono la tutela e valorizzazione dei tessuti urbani storici, del patrimonio edilizio di interesse storico architettonico e del paesaggio urbano e rurale, come elementi identitari della comunità locale; il recupero e rinnovo del patrimonio edilizio danneggiato dal sisma 2012, perseguendo il miglioramento delle prestazioni sismiche ed energetiche degli edifici; il miglioramento della sicurezza e della qualità del patrimonio edilizio esistente e dei tessuti urbani e la riduzione della vulnerabilità urbana; la ripresa delle funzioni abitative, delle attività sociali, delle attività economiche e produttive, delle attività agricole.