I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, nell’ambito di una sistematica azione di
monitoraggio e contrasto all’indebita percezione di risorse pubbliche, introdotte per
attenuare le conseguenze della crisi economica generata dal Covid-19, hanno individuato
5 imprese che risultano aver illecitamente percepito 40.000 € di contributi a “fondo
perduto”.
Si tratta di quattro pescatori del comacchiese, titolari di attività, segnalati all’Agenzia delle
Entrate di Ferrara per l’irrogazione delle sanzioni amministrative e il recupero delle somme
(il contributo illecito percepito da ognuno è sotto la soglia penale) e del rappresentante
legale della cooperativa, della quale gli stessi sono soci, denunciato alla Procura di
Ferrara per indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato.
Attraverso una mirata attività info-investigativa e con l’ausilio delle banche dati in uso al
Corpo, la Tenenza della Guardia di Finanza di Comacchio ha accertato che i quattro soci,
per eludere le disposizioni di legge, hanno artificiosamente ritardato la fatturazione del
pescato già conferito alla propria cooperativa. Con lo stratagemma della “tardiva
fatturazione”, i pescatori hanno falsamente dichiarato nella domanda di sussidio
presentata all’Agenzia delle Entrate, di aver subito nel mese di aprile del 2020 una
diminuzione dei due terzi del fatturato rispetto al mese di aprile 2019, pur di accedere al
contributo. Con una regolare emissione delle fatture (entro il mese di conferimento del
pescato) gli imprenditori controllati non avrebbero avuto i requisiti per accedere al
beneficio.
Tenuto conto che i fatti accertati hanno coinvolto anche la cooperativa, i controlli sono
stati ulteriormente estesi a carico di quest’ultima. Nella ricostruzione dei conferimenti del
pescato è risultato che anche la cooperativa ha percepito lo stesso contributo, nonostante
le norme, non consentano di ricevere il beneficio quando l’impresa si limita a ribaltare,
come nel caso individuato, i costi e i proventi percepiti dai propri soci. La legge ammette,
in questi casi, che ove vengano rispettati i requisiti (la reale e comprovata diminuzione dei
due terzi del fatturato di aprile 2020 rispetto ad aprile 2019), le cooperative possano
legittimamente accedere al contributo a “fondo perduto” per poi essere suddiviso fra i vari
soci, ma senza che quest’ultimi presentino ulteriori domande.
L’attività dei finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara si inquadra nel più ampio
quadro delle azioni svolte dalla Guardia di Finanza a contrasto delle frodi nel settore della
spesa pubblica, per assicurare il sostegno alla corretta distribuzione di importanti risorse
pubbliche a favore degli imprenditori che ne abbiano diritto, anche e soprattutto in questo
momento storico, caratterizzato dalla crisi economica legata all’emergenza pandemica.