I finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara, nell’ambito della sistematica azione di
contrasto all’indebita percezione di risorse pubbliche, in sinergica collaborazione con l’INPS,
hanno individuato, nel solo mese di giugno, 11 soggetti che hanno illecitamente ottenuto il
reddito di cittadinanza, utilizzando dichiarazioni e/o documenti falsi.
Sono 10 i cittadini stranieri, tra cui nigeriani, rumeni, senegalesi e marocchini, tutti residenti
in città, denunciati dalla Compagnia di Ferrara, per aver falsamente autocertificato, nelle
istanze prodotte per ottenere il sussidio, di essere da lungo periodo di tempo residenti in
Italia.
Tra le persone controllate che hanno illecitamente percepito la misura di sostegno, ci sono
anche due cittadine rumene presenti in Italia da pochissimi mesi (una da febbraio e l’altra da
maggio 2022) che hanno falsamente dichiarato la residenza ultradecennale incassando oltre
24.000 euro.
Oltre alla denuncia alla Procura della Repubblica di Ferrara, i 10 percettori sono stati
segnalati all’INPS per la revoca del contributo e per il recupero delle somme già erogate, che
ammontano ad una somma complessiva di circa 155.000 €, e di altre, richieste, ma non
ancora incassate per circa 7.000 €.
La normativa, infatti, richiede, per i cittadini stranieri, la sussistenza di un doppio requisito
per ottenere il reddito di cittadinanza: la residenza in Italia da almeno 10 anni (di cui gli ultimi
due in modo continuativo al momento della presentazione della domanda e per tutta la durata
del beneficio erogato) e il possesso della cittadinanza di un Paese U.E. o di un permesso di
soggiorno permanente o di lungo periodo (per gli extra comunitari).
L’11° caso accertato, riguarda 1 cittadino italiano, percettore del reddito di cittadinanza,
trovato a svolgere “in nero” l’attività di consegna delle pizze a domicilio per conto di un locale
della città. Lo stesso è stato segnalato all’INPS per la decadenza del contributo e per il
recupero delle somme già erogate pari a circa 1.000 €, mentre a carico del titolare
dell’esercizio commerciale è stata irrogata la c.d. “maxi sanzione” per il lavoro nero.
L’attività svolta da tutti i Reparti della Guardia di Finanza di Ferrara, testimonia il costante
impegno per assicurare che tutte le prestazioni di natura assistenziale vadano effettivamente
ai nuclei familiari che ne abbiano diritto, evitando le iniquità che l’indebito accesso a soggetti
privi dei necessari requisiti potrebbe generare minando la coesione sociale