Di Franco Vergnani
A che servono gli dei? si chiedeva nel 1989 Rossana Casale e ieri sera nel recital musicale l’artista d’origini americane, ci ha fornito finalmente la risposta: a saper spiegare attraverso musica, canzoni e recitazione, la storia di Giorgio Gaber della sua insofferenza atipica, ironica e in sinergia con l’arte di saper intrattenere il pubblico senza mai dare alibi che non quello di poter assistere ad uno spettacolo godibile che lascia dentro la voglia di andare a riascoltare la musica di entrambi gli artisti per completare il percorso di godibilità di sentimenti e pensieri mai sopiti. Dunque alla Pandurera per lo spettacolo di Rossana Casale, ma prima un anticipo di dialogo con il pubblico che ha potuto ascoltare dalla viva voce dell’artista incalzata dalle domande del Presidente del Circolo della Stampa “G.Pederiali” di Cento Giuliano Monari al Bar Colazione da Tiffany in Corso Guercino, ciò che ha spinto l’artista a intraprendere un viaggio all’apparenza altresì impegnativo “attraverso” Giorgio Gaber la dove però, la Casale assolve il compito a modo suo: con arte poliedrica e una spinta che arriva quasi alla insofferenza ma che poi si rivela attraverso lo sguardo, in gioia e partecipazione attiva fra intrecciando musica e recitazione. Accompagnata in maniera convincente da tre ottimi musicisti: Emiliano Begni al pianoforte, Franesco Consaga al sax e Ermanno Dodaro al contrabbasso, Rossana Casale ha dato prova di far scivolare lo spettacolo dentro agli spettatori facendoli ambasciatori della sua arte sopraffina. A noi non rimane altro che invitare ai prossimi appuntamenti dedicati allo spettacolo, che con un ottimo cartellone la fondazione del Teatro Borgatti proporrà alla Pandurera già a partire dal 21 marzo dove sul palcoscenico del Polifunzionale centese sarà di scena il comico bolognase Vito.
