Contribuenti nel mirino di Equitalia a Cento, stando a quanto riferisce Antonino Barbagallo, responsabile dell’Associazione tutela del consumatore (Atc). Equitalia, infatti, avrebbe depositato nel Comune di Cento migliaia di cartelle invece di inviarle ai contribuenti, avvertiti con un ‘avviso di deposito’ lasciato dal postino che cita “Non essendo stato possibile notificarle atto sopraindicato presso il suo domicilio fiscale, stante la sua assenza e l’impossibilità ad eseguire la consegna…”. “Il contribuente, cosiddetto irreperibile – spiega Barbagallo – è costretto a recarsi fino agli uffici per scoprire che deve versare somme di denaro allo Stato, Regione ecc… Inoltre la società di riscossione non si è curata di informarsi riguardo ai giorni di ricevimento dell’ufficio protocollo del comune di Cento, il quale è chiuso nei giorni pomeridiani nel mese di maggio 2014 e che non si trova al primo piano ma al secondo; e, per concludere, una dipendente comunale da sola deve curare oltre alle cartelle, le altre pratiche di prassi comunale”. La denuncia di Barbagallo del comportamento di Equitalia richiama la normativa che “obbliga la società di riscossione, in questo caso Equitalia, alla notifica del cosiddetto “ruolo” all’interessato presso l’abitazione in cui ha il domicilio”. Il delegato Barbagallo dell’Associazione Tutela del Consumatore si chiede: “Possibile che migliaia e migliaia di persone non siano state trovate a casa? I messi notificatori hanno davvero bussato alle porte dei contribuenti?” Il responsabile ha deciso quindi di intervenire con una nota ufficiale e ha segnalato la questione ai vertici di Equitalia “che hanno creato un grave disagio sia per i cittadini, sia per l’ente pubblico che si trova a gestire un aggravio di lavoro di cui non dovrebbe farsi carico”.