Appresa la notizia della nomina a Cardinale di S.E. Mons. Matteo Zuppi, comunicata da Papa Francesco oggi, domenica 1 settembre, durante l’Angelus in piazza San Pietro, i vicari generali mons. Stefano Ottani e mons. Giovanni Silvagni a nome dell’Arcidiocesi di Bologna affermano: «La chiamata che oggi ha ricevuto il nostro Arcivescovo a far parte del collegio dei Cardinali ha commosso e riempito di gioia tutta la Chiesa bolognese. Mentre al Vescovo Matteo è chiesta una più stretta collaborazione con il Papa nel governo della Chiesa universale, sentiamo in questa nomina anche la conferma del cammino di rinnovamento missionario intrapreso dalla Diocesi. Al nuovo dono di Papa Francesco, tutte le componenti della Chiesa di Bologna vorranno corrispondere con la preghiera e il sostegno all’Arcivescovo, di cui ben conoscono lo spirito che lo anima nel servizio di Cristo e della Chiesa».
La creazione dei nuovi Cardinali avverrà nel Concistoro di sabato 5 ottobre. La nomina si inserisce nella lunga tradizione di cardinali a Bologna e dopo alcuni anni di attesa questa scelta segnala anche lo speciale rapporto di mons. Zuppi con Papa Francesco, che lo ha inviato Arcivescovo a Bologna nel 2015. La nomina è anche un riconoscimento della plurisecolare fedeltà della Chiesa di Bologna alla Sede Apostolica.
Il Papa ha reso noto, come riportato dal Bollettino della sala stampa vaticana, che la provenienza dei Cardinali «esprime la vocazione missionaria della Chiesa che continua ad annunciare l’amore misericordioso di Dio a tutti gli uomini della terra». Mons. Zuppi è stato raggiunto dalla notizia a Lourdes, dove fino al 2 settembre guida il pellegrinaggio diocesano nell’ambito di quello regionale con oltre ottocento persone. Visibilmente emozionato e grato, ha dichiarato al Centro servizi multimediali dell’Arcidiocesi: «Ringrazio il Papa per la fiducia e la stima. È un riconoscimento per tutta la Chiesa di Bologna, per la Comunità di cui faccio parte da tantissimi anni, ed è anche una grande responsabilità. Il cardinale veste di rosso perché deve testimoniare fino al sangue. Ecco, speriamo di essere buoni testimoni del Vangelo. Anche quello della domenica di oggi è chiarissimo: essere nell’amore al servizio degli altri, degli ultimi. Questa nomina, quindi, è ancora di più una chiamata al servizio che ora, proprio qui a Lourdes, affido alla Madonna».