È partita infatti la collaborazione con l’Associazione Strade, ente non profit del nostro territorio che ha individuato, insieme a società sportive dilettantistiche del nostro territorio, le prime cinque situazioni adatte all’obiettivo prefissato, cioè aiutare famiglie in difficoltà e fragilità nella partecipazione e continuità nelle attività sportive per i propri figli.
Sono cinque i giovani che beneficeranno del Contri-buto, istituito dai figli in memoria di Carlo Contri, scomparso lo scorso novembre.
Il figlio Diego ricorda che “nostro padre era un vero appassionato di tutti gli sport e ha sempre sostenuto i valori dell’attività fisica. Era assolutamente convinto che l’impegno e la perseveranza sono qualità che occorre allenare, per poterle mettere in campo in ogni ambito della vita. Anche noi condividiamo l’importanza di questi valori e pensiamo che il modo più adatto per ricordare i suoi insegnamenti sia questo: dare un’opportunità alle famiglie che non possono affrontare la spesa del costo di iscrizione dei figli a una società sportiva. Ci siamo rivolti all’Associazione centese Strade, ormai da anni operativa sul nostro territorio e che conosce i bisogni del tessuto sociale che necessitano di un aiuto concreto e immediato per garantire un diritto importante, un accesso equo e inclusivo alla pratica sportiva come mezzo di benessere fisico e socioeducativo.
È di pubblico dominio, infatti, che le difficoltà economiche che le famiglie devono affrontare in questi anni hanno portato ad adottare strategie di adattamento a un contesto in continua evoluzione. A essere tagliate per prime sono spesso le spese per l’attività sportiva e musicale dei figli, che devono così rinunciare a un mondo che invece è fondamentale per la loro crescita equilibrata. Praticando sport si impara a collaborare, a fare squadra, a rispettare le regole e l’altro, a costruire relazioni positive.
“Per noi, investire nei giovani significa investire nel futuro. Abbiamo fatto squadra per perseguire la stessa finalità: tentare di diminuire la situazioni di disagio e di povertà educativa del nostro territorio – continua Diego Contri, che sottolinea anche che “ L’iniziativa è partita da noi, ma se qualcuno la pensa allo stesso modo si può aggregare e scendere in campo con noi facendo una donazione sul sito di Strade con la dicitura Contri-buto: più siamo e più giovani aiutiamo!”.