E’ Luciano Galletti che spiega le ragioni del NO autostrada e SI alla strada a scorromento veloce: “Siamo per “si cispadana-no autostrada”, ossia per il recupero del precedente progetto di Cispadana a scorrimento veloce mentre un progetto alternativo di tracciato autostradale cispadana é stato elaborato dal sottoscritto (come coordinatore di un gruppo di cittadini e imprenditori dell’area impattata della C2C) come “ultima ratio” per ridurre gli impatti su salute ambiente e territorio , tutto e non solo di Alberone, rispetto ai tracciati C2A-C2B e C2C.
Tale progetto fu presentato e affidato a Lodi, Sindaco di Cento, oltre 4,5 anni fa e rinnovato il 3/5/16 ed ebbe il parere tecnico positivo del consulente incaricato dal comune di Cento, Ing. Drufuca e l’impegno di LODI a sostenerlo in Regione. Promessa e impegno purtroppo completamente disattesi. Grave non solo per avere negato una seria opportunita di attenzione e salvaguardia a cittadini ambiente e territorio, ma anche per avere ripetutamente tradito la fiducia di quanti avevano confidato nel sindaco, nel partito di cui era ed è esponente, e nelle istituzioni. (ampia documentazione sul progetto presentato, incontri e corrispondenza a riguardo, disponibile su richiesta)
Le forze politiche presenti oggi in consiglio sono state contattate prima e dopo le recenti elezioni, con approfondimenti sulla questione.
All’impegno di Toselli prima e di Sindaco oggi a proseguire come “ultima ratio” sulla strada da noi indicata, si è aggiunta la lega che, resasi conto della completa NON conoscenza dello scempio che porterebbe tale tracciato, ha preso posizione per un tracciato alternativo.
Da parte ns. è perciò indispensabile, in primis, tentare di recuperare un minimo di informazione e di verità sulla situazione della Autostrada Cispadana e dei vari tracciati, cercando di contrastare chi specula sull’ignoranza dei cittadini ( e non solo….) per far approvare un tracciato, il C2C, che se venisse mai realizzato, diventerebbe oggetto di vergogna per il mondo intero ed avvalerebbe seriamente il rischio della DESERTIFICAZIONE PROSSIMA FUTURA (**) di terreni che hanno consentito la sopravvivenza di centinaia di famiglie nel corso dei secoli sui terreni della Partecipanza e nell’ultimo secolo hanno favorito lo sviluppo dell’ingegno e dell’industria nel centese.
Tengo a precisare che quando diciamo “NON SI TORNA ALLA C2C”, non ci poniamo in contrapposizione con i cittadini impattati dal tracciato C2B, ma vogliamo far conoscere a cittadini, tecnici e politici le mostruosità del tracciato C2C, ben superiori al tracciato C2B, ma che non sono andate alla …ribalta…. dei media perchè, troppo spesso, i riflettori dei media non illuminano la realtà e non cercano la verità , ma cercano lo “scoop” che serva a fare audience e spettacolo.
Vorrei comunque sottolineare che quando le scelte di ARC e Regione, a fine 2011/inizio 2012, si sono indirizzate sul tracciato C2C come proposta definitiva preliminare, il comitato di Alberone ha smesso di protestare, mentre noi, sempre come “ultima ratio”, abbiamo progettato e proposto un tracciato alternativo, come accennato in apertura, a beneficio di tutto il territorio, e non solo di una parte di esso.
Purtroppo sembra impossibile fare una battaglia unitaria, con una parte dei cittadini di Alberone, almeno con quelli che più alzano la voce, nonostante l’abbiamo proposta a più riprese.
Si é reso conto (forse no perchè non era presente alla precedente manifestazione) che in occasione della manifestazione pubblica del 10/8/2016 é stata dichiarata ed imposta una vera e propria censuraper quelli che non fossero o parlassero solo dei problemi del centro di Alberone? Il sottoscritto è stato accolto dagli organizzatori con il perentorio divieto di mostrare qualsiasi documento e/o prendere la parola. W la democrazia… Erdogan fa furore anche ad Alberone.
NON SONO CITTADINI DI SERIE B,
NON SONO TOPI DI FOGNA
sui quali far passare la logica del fare a tutti i costi, per far partire le ruspe, come sostiene Donini.
La dignità e la salute valgono più di un’autostrada e se i tecnici e politici di ARC, Regione, Provincie e Comuni non sono riusciti in 10 anni a progettare qualcosa di decente, meglio licenziarli tutti.