A seguito dell’incontro avvenuto con l’Assessore Regionale Fabi e la Direttrice Generale Ausl Ferrara Natalini, il Coordinatore Comunale di Fratelli d’Italia Alessandro Guaraldi spiega quanto accaduto.
” L’incontro tanto atteso con l’Assessore Regionale è finalmente avvenuto, le risposte che ci ha dato ci sono piaciute? Ovviamente no.
Purtroppo la linea del PD è chiara il punto nascite deve chiudere per mancanza di personale e sicurezza.
Mi domando a questo punto perché la TIN (terapia intensiva neonatale) presente a Cona non venga messa in discussione anche se dovrebbe servire un bacino minimo di 600.000 persone e non 350.000 come è al momento. Sono felice che questo servizio nella provincia non sia a rischio, ma a questo punto cadono le scusanti dell’amministrazione regionale sulla chiusura del punto nascita a Cento. Chiuderlo è volontà politica. Durante l’incontro è stato affermato che il punto nascite non è un servizio, che il travaglio di una partoriente può durare anche 19 ore quindi non ci sono rischi per arrivare in punti nascite distanti e infine che i soldi risparmiati dal punto nascite saranno rinvestiti, ma senza dare dati concreti. Tutto questo è inaccettabile, soprattutto sapendo che i nati sull’area vasta servita dal nostro nosocomio sono più che sufficienti per mantenere il servizio, ovviamente se ci fosse la volontà e adeguati investimenti da parte della regione. Mi domando se l’amministrazione centese sia felice di accettare tutto ciò senza battere ciglio.”
Conclude il Consigliere e Coordinatore Comunale Guaraldi: ” Mi vedo costretto a rispondere alle accuse di Orgoglio Centese, che oltre ad aver ancora in qualche cassetto le firme raccolte per sperare nel boicottaggio della nostra raccolta firme in tutela dell’Ospedale di Cento, continuano a puntare il dito su FDI piuttosto che chiedere conto al PD Regionale e centese su cosa stiano facendo per difendere le richieste del nostro territorio. Il Presidente del Consiglio Veronesi presente all’incontro dovrebbe sapere che gli unici ad aver posto domande sono stati il sottoscritto e la Presidente Cremonini, dagli altri solo sorrisini di assenso. Che Orgoglio Centese sia ormai una costola del PD lo hanno capito tutti, ma grazie a questi interventi ora le persone riescono a capire con molta più chiarezza la scelta di Marco Pettazzoni di entrare in un partito che ricalca i veri ideali di destra e non quelli del PD.”