La “notte di capodanno” oltre ad essere un momento di gioia e di festa per tutti noi, ma anche di speranza in un anno migliore del precedente e di riflessione sull’anno appena trascorso, è anche e sicuramente un momento delicato per le forze dell’ordine, consapevoli del fatto che una così imponente concentrazione di persone, uomini donne e bambini, in aree così ristrette è indubbiamente un obiettivo sensibile visto il delicato momento storico a livello internazionale.
In tale ottica, in supporto agli uomini delle Forze dell’Ordine che saranno impegnati nei servizi straordinari per l’ordine e la sicurezza pubblici concertati in Prefettura tra le Forze di Polizia della provincia, il Comando Provinciale Carabinieri di Ferrara ha previsto l’impiego di unità dei Reparti speciali dell’Arma provenienti dal 3 Reggimento Carabinieri di Milano, particolarmente addestrati nella prevenzione ed, eventualmente, nella reazione agli attacchi di matrice terroristica.
La riflessione sulle modalità di esecuzione degli attacchi terroristici in Francia ha portato l’Arma dei Carabinieri alla costituzione di Aliquote di Primo Intervento (API) e di Squadre Operative di Supporto (S.O.S.) strutturate appunto per un primo intervento qualitativamente superiore, sia in termini di addestramento che in termini di equipaggiamento e di armamento, al fine di assicurare un’efficace e immediata reazione in caso di attentati.
Tali squadre operative (VD FOTO) potranno essere osservate durante la notte di capodanno, soprattutto nell’occasione “dell’incendio del Castello” a bordo dei mezzi in loro dotazione. Questi Carabinieri viaggiano su veicoli blindati “Land Rover Discovery”, sono equipaggiati con tute mimetiche color scuro da ordine pubblico, sono dotati di scudi, spray, giubbotti antiproiettile, impugnano pistole Beretta 92 F e fucili d’assalto AR 70/90 ed Heckler & Koch. Il dispositivo di sicurezza, predisposto per l’evento, sarà integrato dall’alto da alcuni “osservatori” del Comando Provinciale Arma dei Carabinieri che saranno invece non visibili, sui tetti o dietro finestre buie, pronti ad informare le unità antiterrorismo su chiunque dovesse avanzare eventuali minacce nella notte più illuminata di Ferrara. Le direttive impartite sono chiare: ……”intervenire solo in caso di attacchi terroristici o in situazioni molto delicate che richiedano la mano ferma degli specialisti”.