Continua l’attività di contrastato allo spaccio di stupefacenti nel centro cittadino, promossa dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Ferrara, che negli ultimi mesi ha organizzato mirati servizi nelle zone più critiche della città, ovvero GAD, piazza Travaglio, via Baluardi e via Ortigara.
Nelle ultime settimane i servizi preventivi sono stati orientati nella zona ricompresa tra piazza Travaglio, via Baluardi e Porta d’Amore, dove i militari hanno notato un anomalo andirivieni nel percorso perdonale sopra le mura, con particolare riferimento ad uno spiazzo in corrispondenza di via delle Chiodare. Sospetti che hanno trovato conferma anche nelle ripetute segnalazioni dei residenti della zona, esasperati da questa situazione di degrado.
Sono stati quindi predisposti numerosi servizi nell’arco delle ventiquattro ore sia con militari in uniforme che in abiti civili, che hanno permesso di identificare diversi soggetti, verosimilmente potenziali acquirenti di sostanze stupefacenti.
Nel corso di uno di questi servizi sono stati recuperati, grazie anche al supporto fornito dalle unità cinofile della Polizia Locale di Ferrara, nascosti tra i cespugli, circa dieci grammi di hashish ed è stato segnalato alla Prefettura di Ferrara uno straniero quarantenne quale assuntore di stupefacenti, perché trovato in possesso di una dose di hashish.
Sempre nello stesso punto, nel pomeriggio del 25 marzo, i militari della Stazione di Ferrara principale e del Nucleo Investigativo, nel corso di un mirato servizio, hanno tratto in arresto un cittadino magrebino trentenne, per detenzione ai fini di spaccio di stupefacenti, perché trovato in possesso di circa dodici grammi di hashish, già suddiviso per essere venduto al dettaglio. Anche in questa circostanza le unità cinofile della Polizia Locale hanno fornito un prezioso contributo al buon esito dell’attività.
L’uomo, come disposto dalla Procura estense, è stato trattenuto presso le camere di sicurezza del Comando Provinciale e, nella mattinata del 26 marzo, l’arresto è stato convalidato e l’uomo, giudicato per direttissima, è stato condannato a 4 mesi di reclusione con pena sospesa.