La Provincia di Ferrara, patrimonio di cultura, di eccellenze e di primati, ne vanta tra questi ultimi uno abbastanza singolare: è la quinta Provincia d’Italia per “età media” della popolazione. Non lo scopriamo certo oggi: accanto ai tanti giovani che ogni giorno, grazie all’Università, popolano la nostra città, ci sono tanti anziani, alcuni dei quali soli, o con parenti lontani. Una categoria vulnerabile e, come riportato costantemente dagli organi di stampa, uno degli obiettivi preferiti dei tanti malintenzionati che, molto spesso approfittandosi della buona fede o semplicemente del desiderio di potere parlare con qualcuno, circuiscono e truffano le anziane vittime, spesso privandole dei risparmi di una vita e, cosa ancora peggiore, spesso della dignità. Anziani che, realizzato di essere stati vittime di truffe, spesso per vergogna ed imbarazzo decidono magari di non denunciare quanto accaduto alle Forze di Polizia. È per contrastare questo fenomeno, tanto più odioso perché rivolto alle categorie più indifese della popolazione, che nei decorsi mesi il Comandante Provinciale dei Carabinieri, Col. Alessandro Di Stefano, ha pensato di unire due tra le risorse più importanti della giurisdizione: le Stazioni Carabinieri (37 in tutta la Provincia) e le Parrocchie del territorio (169), accomunate dalla diffusa capillarità e dalla comune caratteristica che le rende massima espressione di prossimità al cittadino. Valutata l’alta partecipazione degli anziani alle S. Messe del territorio, l’idea del Comandante Provinciale è stata quella di dedicare un piccolo momento di approfondimento al termine delle celebrazioni domenicali, con i Comandanti delle Compagnie e delle Stazioni Carabinieri incaricati di spiegare brevemente a tutti i fedeli il fenomeno delle truffe agli anziani insieme ai principali consigli sui comportamenti da adottare. L’intendimento, nelle scorse settimane, è stato oggetto di un incontro dedicato tra il Comandante Provinciale e S.E. l’Arcivescovo Gian Carlo Perego, che ha accolto con entusiasmo e piena condivisione l’idea, fornendo un contributo fondamentale alla sua realizzazione.
L’impegno è stato formalizzato ieri 18 agosto, con la sottoscrizione di un protocollo d’intesa, firmato negli uffici dell’Arcivescovado ferrarese.
I Carabinieri e l’Arcidiocesi fanno sapere che la progettualità, tesa a raggiungere il maggior numero di utenti possibili, coinvolgerà nel tempo tutte le parrocchie del territorio.
Dal mese di settembre, pertanto, le celebrazioni religiose della Provincia di Ferrara beneficeranno progressivamente di una conclusione “curiosa”, con protagonisti i Carabinieri che impiegheranno i Comandanti delle Compagnie ed i Comandanti di Stazione.
L’auspicio, ha commentato il Col. Di Stefano, è che ciascun cittadino possa dedicare la massima attenzione a questi momenti di approfondimento: “Invitiamo tutti a condividere queste iniziative, perché siamo tutti figli, nipoti o conoscenti di persone anziane e vulnerabili. Parlate con loro, invitateli a non fare entrare in casa sconosciuti, con qualunque titolo si presentino, e soprattutto a non dare loro denaro o altri valori”.