la Guardia di Finanza e la Polizia Stradale stanno eseguendo in queste ore 7 ordinanze di custodia cautelare disposte dal G.I.P. di Ferrara a carico di dipendenti della Motorizzazione Civile e di imprenditori, coinvolti in un giro di mazzette per falsificare l’esito delle revisioni di mezzi di trasporto non idonei alla circolazione.
Un giro di mazzette che vedrebbe coinvolti dipendenti della Motorizzazione Civile e imprenditori. Tanti soldi per oliare i meccanismi che avrebbero permesso di falsificare l’esito delle revisioni di mezzi di trasporto non idonei alla circolazione.
È quanto hanno scoperto in una operazione congiunta la Polizia Stradale e la Guardia di Finanza di Ferrara, che proprio in queste ore stanno eseguendo 7 ordinanze di custodia cautelare disposte dal gip di Ferrara.
La maxi inchiesta vedrebbe indagate a vario titolo circa 200 persone.
OPERAZIONE “GHOST INSPECTIONS”:
La Polizia Stradale e la Guardia di Finanza di Ferrara hanno arrestato
per corruzione 2 dipendenti della Motorizzazione Civile e 5
imprenditori. In cambio di “mazzette” eseguivano false revisioni di
mezzi pesanti.
Questa mattina, i finanzieri del Comando Provinciale di Ferrara e gli agenti della Polizia di
Stato di Ferrara, Sezione Polizia Stradale, sono impegnati nell’esecuzione, di 7 ordinanze
di custodia cautelare, di cui 3 in carcere e 4 agli arresti domiciliari su disposizione del
G.I.P. di Ferrara.
Ad entrare nel carcere dell’“Arginone” sono stati 2 dipendenti della Motorizzazione Civile
di Ferrara e il titolare di un’agenzia di pratiche auto del capoluogo. Ai domiciliari, invece,
sono finiti 4 imprenditori: 2 della provincia di Ferrara, 1 di quella di Bologna ed 1 della
provincia di Rovigo, tutti attivi nel settore del trasporto merci.
Sono complessivamente 216 le persone indagate per i reati di corruzione, falso e abuso
di ufficio.
L’indagine ha portato ad accertare l’esistenza di un disegno criminoso in atto da anni
finalizzato a garantire, dietro pagamento di somme denaro (fino a 350 € per pratica) a
favore di funzionari pubblici, il buon esito delle procedure di revisione di autocarri e
rimorchi che, in condizioni normali, non avrebbero mai potuto superare le verifiche
annuali obbligatorie perché privi dei requisiti tecnici richiesti. A fungere da intermediario
tra gli attori era il titolare di un’agenzia di pratiche d’auto di Ferrara.
Gli investigatori hanno accertato che più di 350 veicoli non sono mai transitati dalle linee
di controllo, e sono al vaglio le posizioni di ulteriori 270 mezzi pesanti che
indipendentemente dagli accertamenti, saranno segnalati per la revisione straordinaria.
Sono questi gli esiti di una articolata e complessa investigazione coordinata dal Sostituto
Procuratore della Repubblica di Ferrara, Andrea Maggioni e condotta in perfetta sinergia
operativa dagli uomini della Polizia Stradale e della Compagnia Guardia di Finanza della
città estense.
L’attività info-investigativa, attraverso controlli mirati su strada da parte degli agenti della
Polizia Stradale e dai militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Ferrara, ha
avvalorato l’iniziale ipotesi delittuosa integrata dalle dichiarazioni di alcuni testimoni.
Sulla base degli indizi raccolti, la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ferrara,
ipotizzando reati contro la pubblica amministrazione, co-delegava le due Forze di Polizia
all’esecuzione di approfondite indagini, disponendo l’esecuzione di intercettazioni
telefoniche ed ambientali,
oltre all’installazione di telecamere presso la sede della
Motorizzazione Civile.
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