Domenica 7 aprile, sarà il giorno della grande festa?
Se lo aspettano le centinaia di tifosi che riempiranno le tribune del
Bulgarelli, per rendere il giusto omaggio ad una squadra che ha fatto
tanto divertire ed emozionare.
A quattro giornate alle fine, numeri da record quelli messi a segno
dalla squadra del Centesissimo mister Briegel Govoni, condottiero
ruvido ma efficace, proprio come lo si ricordava da calciatore.
Una cavalcata fatta di 26 partite, con 20 vittorie, 3 pareggi e sole 3
sconfitte maturate al rientro dalla sosta, unico periodo dell' anno
dove la squadra ha accusato un lieve rallentamento.
Miglior attacco con 61 segnature, delle quali 43 realizzate dalla
miglior triade di attaccanti visti negli ultimi decenni.
Pirreca capocannoniere del girone con 19 goal, potenza e senso della
posizione, Costantini 13 una conferma assoluta, e il giovane "biondo"
Bonacorsi, devastante ad aggredire la profondità su entrambe le fasce.
Ma è stata la vittoria del gruppo.
Tutti i giocatori andrebbero citati, dal portierone veterano
Alberghini (150 presenze in biancoazzurro per lui ), capitan Cioni, l'
amuleto Ficarelli garanzia di promozioni, il metronomo Perelli, Sassu
e Radu a spadroneggiare a centrocampo.
Da stropicciarsi gli occhi i recuperi e le sfuriate del difensore
Marco Garetto, giocatore illegale per la prima categoria, a detta di
tutti gli addetti ai lavori.
Ma e' stata la vittoria anche di uno staff preparato e competente, in
primis il Direttore per eccellenza, Sir Lorenzo Malaguti.
Lo aveva promesso il giorno del suo arrivo a Cento, solo i rigori
avevano negato la grande gioia sin dal primo tentativo.
Poi Zeno Brunini dirigente accompagnatore silenzioso ma
indispensabile, con l' esperienza e la professionalita' di Fabio
Pivanti: personaggi nel calcio da decenni, grazie ai quali tutto il
movimento è cresciuto tantissimo.
Una menzione al Club Manager Nico Cappabianca che, insieme a Ciro di
Ruocco e Edo marchi hanno alimentato, gestito e unito il grande mondo
della Scuola Calcio.
Dietro le quinte una società silente ma presente, che ha fatto della
discrezione e del rispetto dei ruoli i suoi driver principali: ad
ognuno il suo compito, fra oneri e onori, senza sconti.
Ed allora tutti allo stadio il 7 aprile, perché sarà una giornata di
festa a prescindere.
Manca un solo punto e si spera di conquistarlo davanti alle centinaia
di ragazzini Centesi, molti dei quali del settore giovanile, con i
loro genitori e le loro famiglie, e tutti gli appassionati.
Ci saranno anche le vecchie glorie, sempre pronte ad incitare con
affetto e riconoscenza i loro colori, così come le nuove generazioni
di tifosi organizzati, degni successori degli Indians degli anni 80.
Sarà una partita di prima categoria, ma non se ne accorgera' proprio
nessuno: nel ricordo di Centese - Fanfulla di 38 anni fa, l' ultima
volta che la Centese vinse un campionato sul campo.
Stesso posto, stessi colori, stesse emozioni.