Di Giuliano Monari – Oggi si parla esclusivamente di corobavirus, di contagi, di lokdown, di asintomatici e di vaccini quando, la vera emergenza che rischia di diventare più mortale della pandemia stessa è il rischio che, una volta ‘liberalizzate’ le aziende dal vincolo di ‘non licenziare’ disposto dai decreti, si abbia una grave perdita di occupablità nel nostro Paese. Un rischio palpabile che rischia di creare un disagio sociale gravissimo in un’ampia fascia della popolazione. “Quando scadrà il divieto dei licenziamenti per le aziende sarà un momento critico. Temo che ci sia la necessità di riorganizzare le imprese, questo vuol dire ristrutturare. Io temo purtroppo che ci sarà non dico un’ondata, ma un numero molto importante di licenziamenti”. E’ l’allarme lanciato dal presidente di Confindustria, Carlo Bonomi, intervistato dal programma ‘Piazzapulita’ su La7.
“Noi abbiamo presentato la nostra idea di riforma perché non possiamo pensare che tutte queste persone rimangano senza reddito in un periodo di crisi così grave. La mia sensazione che qui si stia pensando al posto di lavoro e non all’occupabilità della persona, ma il posto di lavoro non esiste più in quanto tale. L’economia sta cambiando, il mondo sta cambiando. Dobbiamo mettere la persona al centro”, aggiunge Bonomi, che in merito alla possibilità di nuove restrizioni causate dall’impennata dei casi di Covid in Italia dice: “Non possiamo permetterci un lockdown generalizzato per questioni economiche e di prospettiva sul futuro”.
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