I sottoscritti Consiglieri Comunali,
Premesso che: Il 16 febbraio 2013 è entrata in vigore la Legge n. 10 del 2013, che modifica le
Legge n. 113 del 29 febbraio 1992, che prevede l’obbligo, per i Comuni con più di 15.000
residenti, di piantumare un albero per ogni bambino nato o minore adottato e punta ad
incentivare gli spazi verdi urbani e a contrastare, almeno in parte, la perdita di
zone verdi nel Paese
Accertato che:
L’Art. 1, comma 1, della Legge n.113 del 29 gennaio 1992, come modificato dall’Art. 2,
comma 2,lettera a) della legge n”10/2013, prevede che le piantumazioni avvengano “entro
sei mesi” dalla nascita tenuto conto che “ll termine si applica tenendo conto del periodo
migliore per la piantumazione. La messa a dimora può essere differita in caso di avversità
stagionali o per gravi ragioni di ordine tecnico”.
Preso atto che:
L’Art. 5, comma 1 della la legge n°10/2013, che modifica l’articolo 43, comma 2, della legge
n°449 del 27 dicembre 1997, considera l’iniziativa finalizzata a favorire l’assorbimento delle
emissioni di anidride carbonica (CO2) dall’atmosfera tramite l’incremento e la valorizzazione
del patrimonio arboreo delle aree urbane”.
Considerato che:
molti comuni in Italia hanno adottato ed applicato da anni questa legge
Impegnano: Il Sindaco e la Giunta ed i responsabili dei settori di competenza a dare piena
attuazione alla Legge n°113 del Z9 1992, come modificata dalla Legge n°10 del 14 gennaio
- che obbliga il Comune di residenza a mettere a dimora un albero per ogni neonato e/o
minore adottato;
ad individuare le aree pubbliche verdi idonee alla piantumazione tenendo conto delle
COMUNE DI CENTO
c_c469_AOO – PG E
Protocollo N.0033641/2019 del 18/06/2019
Fascicolo 2.3 N.5/2016
Documento Principale
previsioni demografiche;
a prevedere, per ogni piantumazione ed in ogni capitolato di gestione del verde urbano,
|’utilizzo di alberi e arbusti di specie autoctona, per ogni piantumazione all’interno del
comune di Cento
a costruire qualunque azione o strumento partecipativo che possa incentivare la gestione
diretta del verde pubblico;
Di chiedere al SINDACO e alla GIUNTA COMUNALE e allo stesso CONSIGLIO COMUNALE di
prevedere nei bilanci futuri idonei stanziamenti di fondi o anche interventi di privati in tal
senso
Contri Diego, Gunner Maccaferri, Marco Petazzoni e Marco Mattarelli, Elisabetta Giberti