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Covid: le nuove indicazioni verso il ritorno alla normalità nelle strutture sanitarie

DiComunicato AUSL FE

Feb 14, 2023
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Le aziende sanitarie ferraresi rimarcano l’importanza delle nuove disposizioni della Regione, recentemente entrate in vigore. Di seguito le indicazioni principali.

  1. Abrogazione della Certificazione verde COVID-19 (cd “Green Pass”)

Per l’accesso alle strutture residenziali, socioassistenziali, sociosanitarie, hospice, reparti di degenza delle strutture ospedaliere e DEA/Pronto Soccorso, l’accesso è libero, nel rispetto delle modalità organizzative e degli orari di visita previste da ciascuna struttura anche in base alla patologia.

Rimane l’obbligo di indossare mascherine per chiunque entri: il personale, i visitatori, gli accompagnatori, i caregiver e i soggetti esterni (fornitori, volontari, tecnici). L’obbligo della mascherina è previsto dall’ordinanza del 29 dicembre 2022 del Ministero della Salute, che ne ha prorogato l’uso sino al 30 aprile 2023. Si raccomanda di igienizzare accuratamente le mani ed evitare gli assembramenti.

  1. Misure di prevenzione, screening per l’accesso alle strutture sanitarie

Lo screening avviene attraverso test antigenico o molecolare; rimane obbligatorio per i pazienti al momento dell’ingresso in ospedale, mentre al pronto soccorso o nei DEA solo in caso di presenza di sintomi respiratori; non va ripetuto durante la degenza, a meno che non compaiano i sintomi.

Per i reparti che ospitano soggetti con grave immunodeficienza, quali i trapiantati o i malati oncoematologici, è raccomandato ripetere questi test settimanalmente.

Il test non è invece previsto per i guariti da meno di 90 giorni. 

Non è più necessario lo screening previsto ogni 30 giorni per gli operatori sanitari, a meno che non siano sintomatici.

  1. Gestione pazienti positivi e contatti stretti

L’isolamento per i pazienti positivi dimissibili è di 5 giorni dal primo test positivo o dalla comparsa dei sintomi, con la raccomandazione di utilizzare le mascherine FFP2 a domicilio per altri 5 giorni.

Per i pazienti non destinati alle dimissioni è previsto un isolamento di 10 giorni dal primo test positivo o dei sintomi. Tale periodo può essere interrotto anticipatamente in caso di tampone negativo.

Per i pazienti immunodepressi, infine, il periodo di isolamento previsto è interrotto solo con un test antigenico negativo.

I contatti stretti in ambito assistenziale vanno individuati nei compagni di stanza  di degenza delle ultime 48 ore mentre nelle strutture sociosanitarie includeranno anche gli altri ospiti con cui sono stati condivisi spazi o attività. Gli operatori sanitari e i visitatori saranno compresi tra i contatti stretti solo nel caso sia dimostrato che non abbiano utilizzato correttamente i dispositivi di protezione individuale.

  1. Nessuna restrizione

Accesso libero per le attività e le iniziative a valenza educativa sanitaria in presenza – ad esempio, i corsi di accompagnamento alla nascita – nonché per le misure in materia funeraria: tornano infatti in vigore le misure di prevenzione vigenti prima dell’emergenza sanitaria.

Le strutture sono invitate a favorire l’accesso delle persone ai reparti di maternità per consentire di accudire il neonato, sempre nel rispetto delle misure igienico-sanitarie di prevenzione.