I contagi sono in calo e diminuisce lentamente la pressione sugli ospedali anche nella nostra provincia. La campagna vaccinale intanto prosegue con le prenotazioni aperte anche per gli over 65. La pandemia però per molti ha voluto dire fare i conti con difficoltà mai conosciute o rimaste nascoste. La dipendenza da alcol è una delle grandi problematiche che l’emergenza Covid ha accentuato o in molti casi fatto nascere.
Se ne è parlato nell’ultimo appuntamento con Salute Focus Ferrara (format di approfondimento a cura dell’Azienda USL di Ferrara) con Emanuele Ciotti, direttore sanitario Azienda Usl Ferrara, Luisa Garofani psichiatra, direttrice Serd Ausl Ferrara, Roberta Nocella, psicologa dell’unità di Strada del Serd Ausl Fe e la giornalista Alessandra Mura (La Nuova Ferrara)
“Finalmente siamo scesi al di sotto dei 100 casi per 100mila abitanti, ha affermato con soddisfazione Emanuele Ciotti. Ad oggi abbiamo un’incidenza di 95,9 casi per 100mila abitanti, ricordiamoci, ha aggiunto, che abbiamo raggiunto punte 377 per 100mila”. La media di nuovi casi degli ultimi 7 giorni è di 48 nuovi positivi al giorno, in calo del 29%, con un indice Rt sotto stabile sotto l’1 e che si attesta al momento allo 0, 75.
Dati buoni arrivano anche dagli ospedali dove iniziano a diminuire i pazienti Covid ricoverati: nelle terapie intensive sono 26 su 38 posti letto disponibili, 17 nelle sub intensive su 21, mentre in totale i pazienti Covid ricoverati sono 213 su 303 posti letto attivi. “Confidiamo però nella massima attenzione di tutti, ha poi aggiunto Ciotti, sottolineando come sia importante continuare a mantenere alto il livello di guardia, soprattutto con il passaggio in zona gialla.”
Un aiuto importante arriva dal fronte della campagna vaccinale. Il 30% dei ferraresi ha ricevuto già una prima dose e durante questa settimana si punta ad aumentare le somministrazioni da 2700 a 3200 al giorno, a partire dal 29 Aprile. Una data a partire dalla quale inizierà ad essere utilizzato anche il vaccino Johnson&Johnson (1050 le dosi già distribuite all’Ausl di Ferrara). Il “monodose” verrà somministrato nei 9 punti vaccinali fissi con le stesse indicazioni dell’Astrazeneca, ovvero per gli over 60. Sempre questa settimana, ha ricordato il direttore sanitario, sono partite le prenotazioni per i cittadini di età compresa tra i 65 r i 69 anni e sono oltre 12mila gli appuntamenti fissati in soli due giorni.
E se da un lato si continua a correre sul fronte dei vaccini, del contenimento del contagio e della cura dei pazienti colpiti dal virus, dall’altro lato la sanità deve fare i conti con le problematiche collegate alla pandemia e a volte, come nel caso del consumo di alcol, accentuate dall’emergenza Covid. “Durante questi mesi difficili, ha spiegato la dottoressa Luisa Garofani, psichiatra direttrice del Serd Ausl Ferrara, le persone in difficoltà erano alla ricerca di un qualche rimedio rapido, ed spesso hanno trovato nell’alcol un apparente sollievo. L’aumento dei consumi che abbiamo visto, ha aggiunto, è legato ad un consumo che spero resti occasionale, dovuto ad una situazione particolare, e che non si trasformi in una vera e propria dipendenza”. Nel 2020 il Serd ha preso in carico come nuovi ingressi di alcolisti 94 persone alle quali si sono aggiunte altre 77 di reingressi. Da rimarcare un aumento, nei primi mesi del 2021 di accessi e richieste della fascia giovanile del 15%.
“Di tutta la popolazione, ha infatti sottolineato la Garofani, gli adolescenti sono stati quelli più interessati dalla difficoltà di reggere l’isolamento, la solitudine e il non poter fare”.
“C’è stato un cambiamento nel consumo da parte dei giovani, ha poi spiegato Roberta Nocella, psicologa dell’Unità di Strada del Serd Distretto Centro Nord, caratterizzato dalla precocità e dalla normalizzazione dei consumi di alcol e altre sostanze”.
“In particolare durante la pandemia tra i ragazzi si è diffuso ancora di più il binge drinking, la cosiddetta abbuffata di alcol, che porta maggiori rischi di intossicazione e addirittura coma etilico. Altro fenomeno aumentato in questi mesi è quello di mixare sostanze, a volte anche farmaci da banco uniti ad alcolici. Con l’Unità di strada, ha poi precisato la Nocella, cerchiamo di aumentare nei giovani la consapevolezza legata ai rischi, lavorando in rete per individuare precocemente situaizoni a rischio e agire tempestivamente”.