“Affitti brevi, Affitti lunghi: opportunità e criticità”: è il tema del convegno previsto mercoledì prossimo (il 19.07, ore 14,30) in sede Ascom a Ferrara (sala conferenze, al I° piano in via Baruffaldi)
“Un momento di confronto in collaborazione con Fimaa Confcommercio nazionale – spiega Marco Amelio, presidente provinciale Confcommercio Ferrara – al quale abbiamo chiamato istituzioni, associazioni, società di studi prestigiose per un dialogo sul tema sul quale si è sviluppato anche un dibattito in chiave nazionale”, che vede coinvolto il Governo con i sindaci delle città a matrice turistica con questi ultimi che chiedono autonomie nel limitare gli affitti brevi ad uso turistico nei loro centri storici”. Dunque affitti brevi ed affitti lunghi sono in competizione?
“Su Ferrara ad esempio – chiarisce Amelio – c’è la tendenza di dare in locazione agli studenti universitari e quindi in proporzione diminuisce la disponibilità di alloggi per le famiglie”.
Sull’argomento dunque è chiamato ad esprimersi – dopo la relazione iniziale del presidente Amelio – un qualificato parterre con il saluto del Rettore di Unife Laura Ramaciotti, dell’Assessore al Commercio e Turismo Matteo Fornasini, del Presidente nazionale di Fimaa Confcommercio, Santino Taverna. Poi il momento di confronto più tecnico – moderato dal Direttore Ascom, Davide Urban – al quale prenderanno parte Francesco Carità (Presidente della commissione comunale delle Politiche per la Casa), Carlo Giordano (Board member di Immobiliare.it), Luca Dondi (Amministratore delegato di Nomisma), Andrea Napoli (Amministratore delegato di Locare), Marco Pedroni (Prorettore Unife – rapporti con gli studenti), Alessandro Simonetto (Vice presidente di Fimaa Italia) ed infine Alfredo Zagatti (Presidente nazionale dell’Associazione dei Piccoli Proprietari Immobiliari – ASPPI).
“Ritornando su un piano generale – nelle diverse scelte legate alle tipologie di affitto – si inseriscono due elementi – prosegue Amelio – da un lato la continua erosione della capacità di spesa delle famiglie, dall’altro si è creata una forte pressione sul mercato delle locazioni da parte degli studenti universitari e dei turisti che mettono in affanno le famiglie nella ricerca di un’abitazione per la residenza. “L’acquisto della casa rimane ancora nelle intenzioni un “bene rifugio” ma si scontra con la progressiva perdita di capacità finanziaria”. L’aumento dei tassi di interesse, l’inflazione ed salari fermi sicuramente ostacolano le compravendite e spingono le famiglie nel mondo degli affitti, quest’ultimo saturato, soprattutto nelle città universitarie e turistiche dalle richieste degli studenti e dei visitatori.
Nel medio e nel lungo periodo cosa potrebbe succedere? “Per prevenire il rischio di uno spostamento delle famiglie verso le periferie e le conseguenti ricadute economiche e sociali che potrebbero mutare il volto delle nostre città – con più servizi e meno negozi tradizionali – è necessario un intervento condiviso tra Pubblico e Privato che possa armonizzare le diverse esigenze abitative” conclude il presidente provinciale Ascom, Amelio.