La Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà per il reato di inosservanza dei provvedimenti dell’autorità (650 c.p.) quattro cittadini stranieri, una ucraina, un rumeno, un ungherese e un moldavo.
Il controllo è stato effettuato verso le ore 16.00 di sabato 21 u.s., a seguito di una segnalazione di un condomino, il quale aveva notato un via vai di persone, associato a musica ad alto volume provenire da una abitazione, al fine di indurlo a pensare fosse in atto una festa.
Il personale della Volante intervenuto identificava gli occupanti, tra i quali uno solamente era residente nell’appartamento e per tale motivo procedeva a denunciarli in stato di libertà.
IL QUESTORE: “Noi ci siamo sempre, ma voi restate a casa!”
Reati informatici in aumento per effetto coronavirus
In questi giorni, in cui milioni di italiani sono in casa, i reati “tradizionali” sono crollati e sono invece aumentati quelli informatici.
La Polizia Postale e delle Comunicazioni sta lavorando senza sosta per arginare le nuove truffe online, fakenews e hacker in azione che, approfittando della vulnerabilità emotiva delle persone, tentano di “infettare” i dispositivi con i malware o mettono in Rete notizie non vere.
Si verifica un incremento di criminalità informatica in questa situazione in cui siamo tutti a casa e sempre connessi, in uno stato di fragilità psicologica.
L’invito dei nostri esperti è quello di fare attenzione, soprattutto alle mail ben fatte che offrono servizi connessi all’emergenza Covid-19 o che segnalano importanti prescrizioni mediche dell’Oms. Possono essere il mezzo mediante cui gli spietati hacker riescono a scaricare allegati malevoli in grado di raccogliere informazioni sull’incauto mittente.
Se vediamo arrivare una mail da un medico o una comunicazione urgente relativa allo stato di allerta del Coronavirus, è facile essere tratti in inganno anche se non si è degli sprovveduti, basta un attimo di distrazione.