Frabrizio il Temporeggiatore inizia il 2018 come ci ha abituato dal lontano 2016, occupando i giornali con roboanti annunci seguiti dal nulla.
La lentezza con la quale si vedono a Cento iniziare le opere promesse si contrappone con la velocità con la quale il nostro Sindaco cambia residenza. Oggi lo troviamo a Burana dopo che per pochi mesi qualche d’uno dice di averlo visto a CorpoReno nel periodi della Campagna elettorale 2016.
Quello che più rattrista, chi a Cento ci vive da sempre e per sempre ci vorrà vivere, è il non vedere concretizzarsi quelle opere che dovrebbero aiutare la nostra città a essere quel punto di riferimento per il territorio circostante.
Le rotonde promesse in via del Curato o al grattacielo che sembravano di immediata realizzazione sono rimaste inchiostro sui giornali, per non parlare dell’ ampliamento del palazzetto dello sport, che in pompa magna Toselli aveva promesso e addirittura finanziato, ancora in attesa di modifiche
Le strade rimangono quelle di Kabul e la raccolta differenziata rimane lacunosa come Lodi la creò.
Le imprese e gli imprenditori rimangono inascoltati e la cispadana è rimasta argomento da Campagna elettorale.
C’È solo una cosa che il Temporeggiatore ha fatto velocemente, ha cancellato le nostre tradizioni facendo scomparire il presepe che da anni veniva posto all’ entrata di Cento a porta Pieve e anche quello che o in piazza o alla Rocca era un simbolo della nostra cultura, anche le canzone trasmesso in filodiffusione durante queste festività erano tutte in inglese dimenticato i nostri bellissimi canti Natalizi.
Mi auguro che la Befana al nostro Sindaco porti un sveglia per ricordagli che il tempo scorre. Cento non ha bisogno di un politicante che realizzi le promesse alla scadenza del mandato solo per farsi rieleggere, ma di un bravo amministratore che risolva le esigenze del territorio nel più breve tempo. L’augurio forse è più rivolto a noi Centesi che al cittadino di Burana.
