E’ stato grazie alla utilissima collaborazione di alcuni cittadini – animati da senso civico oltre che da “intuito investigativo” – a consentire l’avvio delle indagini che hanno determinato il Pubblico Ministero dott. SAVINO a richiedere al GIP del Tribunale di Ferrara (d.ssa MARINI) l’emissione del provvedimento di custodia cautelare in carcere che – la mattina del 15 settembre u.s. – i Carabinieri della Stazione di Bondeno, collaborati da quella di Poggio Renatico nonché da quella competente per territorio (Mirandola), hanno eseguito conducendo presso il carcere di Modena C.R., 44enne, con precedenti. Le indagini erano iniziate nel mese di Gennaio 2015 a seguito di un furto in abitazione verificatosi nella frazione bondenese di Scortichino: i ladri si erano introdotti in casa sfondando una vetrata ed avevano asportato pc, gioielli ed altri beni per un valore di circa 3.000 euro. Da quel momento, dopo che i Carabinieri della Stazione matildea avevano ricevuto la segnalazione di un numero di targa di un auto “sospetta”, iniziavano le indagini che si sviluppavano attraverso lunghe ore di appostamenti ed osservazioni. Altre segnalazioni, sempre in quel mese di gennaio, giunsero ai militari impegnati nelle indagini che, incrociando ed analizzando i dati a disposizione restringevano il cerchio su alcuni sospettati alzando progressivamente il livello delle attività investigative che, sotto il coordinamento dell’A.G. estense, venivano condotte anche attraverso l’utilizzo di tecnologia satellitare. Le attività dei Carabinieri della stazione di Bondeno consentivano quindi di accertare che l’autore dei furti in tre abitazioni, di Scortichino e di Casumaro, era, unitamente ad altri complici, il soggetto tratto in arresto l’altro ieri (personaggio con alle spalle diversi precedenti penali). Lo stesso, unitamente ai suoi complici, si era reso anche protagonista di una fuga spericolata dopo che i carabinieri del Nucleo Radiomobile di Cento (impegnati nelle coordinate attività di contrasto ai furti per cui era in corso l’indagine) lo avevano intercettato a bordo di un’audi che, a sua volta, era oggetto di attenzione investigativa. L’esecuzione dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere è un primo risultato di una lunga indagine che dovrebbe riservare ulteriori sviluppi. L’invito alla cittadinanza è quello di segnalare al 112 o alle Stazioni Carabinieri i movimenti di persone e mezzi ritenuti sospetti in relazione alle condizioni di tempo e di luogo.