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Di Giuliano Monari
Succede anche di rischiare la vita nel semplice, quotidiano, gesto di attraversare una strada in centro. E’ quello che è accaduto ad una donna ieri sera attorno alle 19,30 in via Primo Maggio, la circonvallazione esterna di Cento, sempre trafficatissima e “pericolosissima – spiegano i tanti curiosi che sono accorsi sul luogo del sinistro -: ogni volta che tentiamo di attraversare la strada, aggiungono quasi in coro, rischiamo di essere investiti”. La donna, secondo una prima sommaria ricostruzione tutta da vagliare, sarebbe stata travolta da una Citreoen C3 che proveniva da Pieve di Cento mentre cercava di attraversare la strada vicino o sulle strisce pedonali. “Qui nessuno rallenta o si ferma a dare la precedenza (dovuta da Codice della Strada, ndr) a noi pedoni; siamo sempre a rischio e nessuno si degna di ascoltare le nostre lamentele”. Un attraversamento pedonale quello che, probabilmente, la donna stava percorrendo ieri sera – ma saranno i carabinieri di Cento intervenuti per i rilievi e per regolamentare il traffico a stabilire le precise dinamiche e responsabilità – molto vicino ad una curva senza visibilità e, tra l’altro, con il segnale luminoso spento, in più è rialzato “pochissimo tanto che le macchine sfrecciano tranquillamente, quasi non ci si accorge del rilievo della strada”. Sul posto, a soccorrere la donna travolta da una Citreoen C3 che percorreva via Primo Maggio in direzione centro, un’ambulanza del 118 che ha trasportato la ferita al pronto soccorso dell’ospedale di Cento per i controlli clinici del caso, anche se non dovrebbe essere in percolo di vita, nonostante che sia stata caricata sul cofano dell’utilitaria e scaraventata a terra. E sono sempre gli abitanti della zona, palazzoni densamente abitati che fanno da cornice alla strada, molto buia in quel punto, che gridano forte il loro disappunto per una strada “pericolosa e senza manutenzione”. Si potrebbe – aggiunge una signora – “fare come a Pieve di Cento, dove gli attraversamenti pedonali sono ‘veramente’ rialzati, non come questi qui a Cento che non ti accorgi nemmeno della gibbosità della strada tanto sono bassi”. Insomma, un tema decisamente aperto quello della circolazione stradale del capoluogo centese e che avrebbe bisogno di una seria presa di coscienza da parte di chi di dovere per mettere finalmente mano ad una situazione al limite del collasso dalla mole di traffico, dai semafori ormai inutili e dalla annosa mancanza di rotatorie e sistemazione del manto d’usura. Ogni giorno via Primo Maggio, via IV Novembre, via Bologna e via Ferrarese sono percorse da migliaia di veicoli che, spesso, si trovano imbottigliati con file incredibili a causa di una mancata riorganizzazione della circolazione. Per non parlare dell’inquinamento che, con file e file di auto e mezzi pesanti fermi ai semafori, crea una cappa irrespirabile, specialmente a certe ore della giornata. “A Pieve di Cento – aggiunge un’altro signore arrivato sul luogo del sinistro – hanno fatto rotatorie ovunque, qui a Cento sembra che siamo allergici alle rotonde!” Nessuno sconto, infine, a chi circola su strada senza attenersi scrupolosamente alle norme del Codice.