Di Giuliano Monari
Mamme, nonni, bambini, sportivi, giovani, imprenditori, commercianti, casalinghe, abitanti delle frazioni, politici, tutti insieme per una legittima e pacifica manifestazione che nelle variegate motivazioni attraversa trasversalmente tutti gli ambiti sociali ed economici di Cento e delle sue frazioni. Quasi 400 secondo alcune stime dei partecipanti, quasi 300 secondo altri. Ma i numeri poco contano. Conta il messaggio che le persone che si sono ritrovate oggi pomeriggio a Cento hanno voluto dare: un messaggio chiaro che evidenzia molte problematiche sentite a tutti i livelli. Dalle scuole alle strade, dalla sicurezza alla circolazione, agli impianti sportivi ecc. Persone che sentono il bisogno di essere ascoltati dall’amministrazione comunale. Un corteo ‘fischiettante’ ha attraversato tutta la città in un serpentone pacifico e colorato di striscioni. Purtroppo, come spesso accade nelle cose più belle, esiste un purtroppo: alcune persone esterne alla manifestazione hanno pensato bene di cercare di rovinare la festa, mettendo un grosso petardo all’interno della Corte del Teatro e facendolo esplodere con grande rischio per l’incolumità delle persone che stavano sfilando e per i residenti della Corte. L’esplosione ha mandato in frantumi il vetro di protezione del contatore del gas del condominio e ha danneggiato una fioriera. Ma soprattutto ha creato un attimo di preoccupazione nelle persone che stavano manifestando legittimamente e pacificamente. La giornata di protesta si è comunque conclusa nel migliore dei modi ed il messaggio è stato chiaro. Ora – chiedevano in tanti – “servono risposte certe da parte del Sindaco Lodi”. Tutta la manifestazione si è svolta sotto lo sguardo discreto delle forze dell’ordine, Carabinieri e Polizia Municipale, che hanno controllato che il tutto si svolgesse nel modo previsto. Peccato per quegli sconsiderati che hanno tentato, peraltro senza riuscirci, di rovinare la manifestazione. Intanto i carabinieri di Cento stanno indagando per riuscire a identificare il o i responsabili dell’atto sconsiderato.