Diciamolo subito: il Sindaco lo negherà, come è abituato a fare di fronte a tutti i suoi fallimenti. Ma il pasticcio della piscina comunale è frutto di due cose: innanzitutto la costante INCAPACITÀ PROGRAMMATORIA di questa Amministrazione che non riesce a vedere oggi ciò che servirà domani o dopodomani ed ha sprecato un anno e mezzo di chiusura totale dell’impianto natatorio senza dare il via alla necessaria attività di manutenzione. La causa più forte e più diretta di questo disagio sta colpendo i tanti appassionati di nuoto della nostra città e che ci priverà nella stagione calda di un impianto molto importante è da ricondurre all’ASSENZA DEL BILANCIO PREVISIONALE. Quando 12 Consiglieri comunali su 24 da mesi dicevano che aver portato la città fino a fine maggio senza un Bilancio preventivo ha significato bloccare Cento e le sue attività, intendevano esattamente cose di questo genere. IL CASO DELLA PISCINA È SOLAMENTE UNO; LA PIÙ PICCOLA PUNTA DI UN GRANDE ICEBERG. Ora, col Consiglio Comunale bloccato, senza i numeri di una maggioranza, e con un Bilancio previsionale raffazzonato che molto probabilmente non prevede le risorse, questo intervento si complica ancora. È solamente un esempio, concreto però, di come l’arrivo del commissario avrebbe potuto giovare alla nostra citta: con un commissariamento episodi di questo genere sarebbero stati scongiurati. La responsabilità di questo disagio, così come di quelli che verranno, è dunque da ascrivere al Sindaco e al suo egoismo, a Contri e al suo incomprensibile voltafaccia e a quanti ancora negano l’evidenza.