di Giulia Borgioli
Gli studenti centesi dell’ISIT “Bassi-Burgatti” sono tornati in questi giorni da una fantastica esperienza nel Parco Nazionale dello Stelvio. I cento ragazzi, accolti nell’antica località di Pejo, si sono messi in gioco con competenze piuttosto performanti a livello mentale, fisico e relazionale. Liberati per quattro giorni dal frenetico uso dei media come videogiochi, smartphone e televisione, sono stati invitati a praticare uno sport immerso per sette ore ad alta quota (tra i 1000 e i 3000 metri), nello splendido scenario delle Alpi italiane, dove si toccano argomenti come la sostenibilità ambientale e il rispetto delle regole di comportamento sulla neve, senza il quale non si rischia una nota sul registro, ma un osso rotto. I docenti sono infatti certi di aver portato a casa un bel risultato: un’esperienza a 360 gradi per questi ragazzi che hanno il diritto ad un’educazione sportiva etica, aderente ai loro bisogni e fuori dalla logica del risultato di gara.
A proposito di 360 gradi, grazie alla collaborazione con Google, che la settimana scorsa si è recato nelle aule e nei laboratori dell’Istituto di via Rigone, da alcuni giorni è possibile fare un tour virtuale appunto a 360° nell’intero edificio, stando comodamente seduti davanti ad un PC o ad uno smartphone.
Il lavoro, consultabile all’indirizzo http://www.isit100.fe.it/index.php/info/tour-virtuale-a-360.html, si è basato sul principio che una scuola non va solo raccontata, ma deve essere visitata e vissuta, e l’esperienza virtuale può essere un valido strumento per rendere possibile tutto ciò.