“Riprendono le scuole e gli alunni di Cento troveranno le scuole in situazioni pessime – dichiara il responsabile di Atc-Associazione tutela del consumatore di Cento, Antonino Barbagallo , – e ricominciano i problemi: edifici scolastici che non hanno avuto le adeguate manutenzioni ordinarie e straordinarie parte di tali strutture necessitano di quel tipo di lavori come: porte antipanico rotte, mancano porte scuola dell’infanzia, vetri rotti, bagni rotti, fogne piene, cedimenti di pilastri, infiltrazioni e allagamenti, aule, palestre, Mancata messa in sicurezza giochi esterni,Assenza di paraspigoli, muffe, distacchi di intonaco e pavimenti sconnessi che ostacolano la vita agli studenti. Ecc….(e tra qualche mese sapremo delle boiler acqua calda, caldaie e dei termosifoni), Anzi – aggiunge Barbagallo – approfitto dell’occasione per ricordare al Sig. sindaco Lodi le richieste in materia di sicurezza fatti da me ma che ad oggi attendono ancora risposte. Non ho avuto nessuna risposta ufficiale. Di tutte le scuole di Cento sotto la gestione comunale, solo il plesso le Pascoli che sono inagibili ha il Cpi anzi scaduto e hanno richiesto il rinovo spendendo soldi per un edificio che non si sa che fine farà e non tutte hanno contemporaneamente il Certificato di collaudo statico, il certificato di conformità degli impianti (elettrico, del riscaldamento e della centrale termica), il certificato ufficiale sanitario e lo stesso Cpi, i quali, se posseduti tutti e quattro, fanno sì che una scuola possa dirsi sicura e frequentabile dagli alunni». E ancora – aggiunge – “servizi di trasporto per i bambini che non funzionano che devono alzarsi alle 06:30 del mattino per prendere gli autobus alle 07:30 circa girando per Cento o Frazioni per arrivare alle 08:10 a scuola . Il comune di Cento ha verificato che lo stesso trasporto sia effettuato con mezzi idonei ed omologati per la specifica funzione e che tali mezzi, potenzialmente, non possano procurare degli infortuni ai trasportati? – si chiede Barbagallo – : ma tutte queste cose non andrebbero viste e organizzate durante i mesi estivi per essere pronti settembre? Per gli edifici che necessitano di lavori di manutenzione straordinario causate dal terremoto (aula magna, tromba ascensore ecc….) non bisognava appaltare i lavori durante l’inverno per essere pronti ad eseguirli durante l’estate? E se non ci sono soldi, perché l’amministrazione comunale di Cento non evita di finanziare tante altre attività se prima non è riuscita a mettere a regime i sopra descritti problemi? Il solito dell’amministazione comunale di Cento – conclude la nota -: prima il dilettevole, poi l’utile e poi, forse, il necessario”.