Di Marco Cevolani
“La scuola primaria di Renazzo è sicura – lo dichiarano in una nota congiunta il Sindaco Toselli e l’Assessore Ferrarini – All’indomani del terremoto l’edificio è stato classificato in categoria B, ovvero con lesioni circoscritte a parti non strutturali. Sono dunque state eseguite riparazioni e sono stati effettuati i collaudi del caso, assolvendo a tutte le prescrizioni normative.
L’edificio risponde dunque ai requisiti di sicurezza – tengono a precisare – E’ intenzione dell’Amministrazione comunale migliorare ulteriormente tali requisiti e, in questa direzione, è previsto un investimento per la prossima annualità di 200mila euro. Teniamo però a sottolineare – proseguono – che, dal primo giorno di mandato, stiamo lavorando a un piano di edilizia scolastica serio e complessivo: non interventi a spot, ma consistenti interventi su tutte le scuole del territorio. Nel frattempo, in questi primi mesi abbiamo messo mano a numerosi interventi, diffusi, di manutenzione ordinaria e straordinaria. Nel caso specifico di Renazzo – spiegano – oltre all’applicazione delle pellicole ai vetri, capaci di scongiurare il pericolo di frangibilità, e ad alcune piccole opere a vantaggio della vivibilità, il 25 luglio scorso si è messo mano allo sgombero di tutto il materiale cartaceo presente nel piano sottotetto della primaria di Renazzo, per evitare che sull’ultimo impalcato dell’edifico gravasse il peso considerevole di circa quattromila chilogrammi di materiale. Circa la nuova scuola di Renazzo, stiamo predisponendo il suo inserimento nel Piano Triennale delle Opere che chiuderemo entro il 15 ottobre prossimo. Ciò che è certo è che quell’opera non è concretamente finanziata: ci stiamo quindi impegnando a trovare una copertura economica. Si susseguono i contatti con la Regione – concludono – perché possano finalmente arrivare a Cento i fondi dovuti adeguati a una delle più grandi città dell’Emilia Romagna: fondi non legati alla ricostruzione, ma specificamente a ristrutturazione, messa in sicurezza delle scuole e costruzione di nuovi edifici. Non solo per Renazzo, ma per l’intero sistema scolastico centese.”