Di Giuliano Monari
«La Rocca deve vivere, dicevano Davide Masarati ed Alessandro Frabetti. Un pensiero importante, che condivido e che mi ha colpito. Ci sono centesi che meritano di essere ricordati nel tempo e abbiamo pensato di farlo all’interno di luoghi simbolo della città». Sono queste le parole usate dal sindaco di Cento durante cerimonia di riapertura del secondo piano della Rocca, chiusa dal tempo del sisma del 2012. «La Rocca è ora riconsegnata ai cittadini, fruibile anche al secondo piano. È un luogo importante della città che dev’essere vissuto dalle associazioni e dove organizzare iniziative. Una Rocca che deve tornare ad essere palcoscenico, vivendo sempre, aperta e vissuta il più possibile. E stiamo lavorando anche per riaprire la torre più alta, dando la possibilità a tutti i vedere le testimonianze lasciate dai prigionieri. Poi è stata la volta della scopertura di una targa in onore e a memoria di Masarati e Frabetti. “L’idea – ha spiegato il sindaco – è nata dopo aver letto molto a proposito di Frabetti e Masarati, scoprendo che entrambi avevano lavorato insieme per rilanciare la Rocca che tanto amavano, abbiamo dunque deciso di legarli per sempre a questo luogo». Ed ecco la decisione di realizzare una targa a loro ricordo, scoperta da Cinzia Cavicchi e Morena Zanardi, mogli e vedove di Alessandro Frabetti e Davide Masarati. Una targa che riporta una frase dello spettacolo ‘Carletto dei violinisti’: …musica, attori, sbandieratori, gente Centese e forestieri. Un luogo magico ove realtà e finzione, musica, parole, applausi dovranno d’ora in poi proseguire. Fate vivere questa bella Rocca, affinché voi e i vostri figli e le generazioni future possiate respirare questo clima di tempi lontani e, se sentirete rumori, passi e cigolii, non spaventatevi