Riceviamo e pubblichiamo
La manifestazione anti Lodi, che si è svolta sabato, è stato un fatto unico. Mai a Cento era successo che centinaia di persone scendessero in piazza in corteo per manifestare contro il proprio sindaco.
Ma ne Lodi, ne il PD vogliono prendere atto di quello che sta succedendo; attraverso i giornali minimizzano l’evento e ancora una volta si inventano un dialogo con i cittadini mai esistito.
Lo dimostra il fatto che al corteo erano presenti famiglie, associazioni di categoria, presidenti di consulte, imprenditori, abitanti delle frazioni, elettori del centrosinistra, terremotati che vivono ancora nei conteiner; la rabbia verso questa giunta, ormai chiusa come un riccio, ha colpito ogni centese.
Noi eravamo con loro, vicini alle persone che non possono sopportare oltre questa giunta, riunite in una manifestazione non politica, organizzata da cittadini e non da partiti o liste civiche.
E’inutile dichiarare che gli organizzatori non hanno voluto incontrare il sindaco, poiché i centesi chiedono una sola cosa: Dimissioni.
Dimissioni per aver ucciso il centro storico e l’economia di questo paese.
Dimissioni per aver rallentato mortalmente la ricostruzione.
Dimissioni per aver distrutto ogni rapporto tra comune e cittadino.
Dimissioni per aver sperperato denaro pubblico in scelte scriteriate.
Lo chiedono i centesi e lo chiediamo noi.
I tempi per dialogare sono finiti. Le possibilità per un confronto non mancavano e Lodi ha preferito non coglierle. Il PD si assuma le proprie responsabilità, chieda scusa ai cittadini e stacchi la spina a questo dittatore di nome Piero Lodi.
GEORGES SAVIGNAC
Portavoce Fratelli d’Italia
Circolo di Cento