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CENTO: FIRMATA LA STIPULA PER L’EX CONVENTO DEI FILIPPINI

DiGiuliano Monari

Ago 1, 2018

La stipula del contratto di trasferimento del bene demaniale Ex Convento dei Filippini è stata sottoscritta martedì 31 luglio nella sede municipale di Cento.

L’Agenzia del Demanio ha trasferito e attribuito, a titolo gratuito, la proprietà dell’immobile appartenente al suo ramo storico artistico al Comune, che garantirà l’attuazione del programma di interventi di recupero e manutenzione, definendo peraltro delle destinazioni d’uso compatibili con il carattere storico-culturale della struttura.

Il precedente passaggio, l’Accordo di Valorizzazione, aveva già definito le strategie e gli obiettivi comuni di tutela e valorizzazione, visto l’interesse storico artistico che il complesso riveste, le vicende storiche di cui nel tempo è stato protagonista e di cui le strutture attuali sono testimonianza. Ciò attraverso il Programma di Valorizzazione volto ad aprire alla pubblica fruizione l’Ex Convento dei Filippini, in base a un progetto culturale di utilizzo e gestione dell’immobile e la realizzazione dei lavori di recupero.

L’amministrazione Comunale ha inserito l’intervento nel piano triennale delle opere pubbliche ed è stata ottenuta l’inclusione dell’intervento nel terzo stralcio del Piano delle Opere Pubbliche della Regione Emilia Romagna per il recupero post sisma, per un contributo ammissibile di due milioni di euro.

«Un’operazione di grande rilevanza – afferma il sindaco Fabrizio Toselli -: ora l’Ex Convento dei Filippini è di nostra proprietà e, grazie a una importante collaborazione con la Regione, abbiamo recuperato i fondi dalla struttura commissariale per il ripristino post sisma, con l’inserimento prima a Programma poi a Piano. Un’operazione concreta, seria e vera per programmare il recupero dell’antico complesso monumentale: uno degli interventi strategici per la riqualificazione del centro storico, che rappresenta un’opportunità strategica per il rilancio della città. Circa la sua destinazione saranno programmati incontri con il mondo dell’associazionismo per capire come utilizzarlo».