“Piero Lodi afferma nei giornali e nella sua pagina pubblica FB, quindi nel suo ruolo di Sindaco di Cento, che l’atto della petizione esercitato da alcune centinaia di cittadini renazzesi – contrari ad un progetto di riqualificazione urbana della loro frazione – equivale a “un dialogo fra sordi”, mentre la “vera democrazia” starebbe nel partecipare agli incontri organizzati dall’Amministrazione.
Ricordo che il 12/01/2016 chiesi personalmente chiarimenti al Sindaco sullo stesso argomento con lo strumento democratico dell’interrogazione a risposta scritta (ancora inevasa, ma resta tempo). Oggi, dopo aver letto le dichiarazioni del Sindaco sulla petizione firmata dai cittadini di Renazzo, sento la necessità di esprimere la mia personale ed istituzionale distanza in quanto tali espressioni sono in palese contraddizione con la Costituzione della Repubblica Italiana. Infatti all’articolo 50 la Costituzione recita: «Tutti i cittadini possono rivolgere petizioni alle Camere per chiedere provvedimenti legislativi o esporre comuni necessità.» E a voler insistere si potrebbe far notare che mentre il Sindaco di Cento qualifica la petizione un atto democratico di serie B (o come dice lui di “non vera democrazia”), nella restante parte del mondo democratico non è così. Infatti essa è prevista nella Carta dei diritti fondamentali dell’Unione Europea (articolo 44) ed è contemplata nel primo emendamento del diritto statunitense. Invito pertanto il sig. Sindaco ad utilizzare una maggiore prudenza nell’esercizio delle proprie esternazioni pubbliche e lo esorto a trattare con il massimo rispetto ogni atto democratico proveniente dai cittadini da lui amministrati “pro tempore”. Svolgere il ruolo di Consigliere comunale con un Sindaco convinto di essere onniscente ed onnipotente è particolarmente gravoso e difficile, essendo difatti del tutto disprezzato il ruolo proprio del Consiglio Comunale. Solo per dare un esempio del livello di comunicazione realmente in essere nell’attuale maggioranza io, pur essendo Consigliere comunale e pur essendo di Renazzo, ho appreso del progetto di riqualificazione del territorio di mia residenza solo dalla stampa. E se dalle dichiarazioni pubbliche del Sindaco appare che tale riqualificazione possa trovare attuazione con tempistiche rapidissime, negli atti ufficiali tale progetto neanche esiste. Ma cosa importano poi gli atti. E’ sufficiente ciò che dice sua maestà, il Sindaco. Egli ha già presentato il progetto (che non c’è) ai Frontisti e alle attività commerciali e prossimamente ha promesso che discuterà lo stesso progetto (che probabilmente ancora non ci sarà) nella prossima consulta cittadina. L’impressione continua ad essere sempre la stessa. Un uomo solo al comando, che si appropinqua a terminare sempre più da solo il proprio mandato”.