Di Giuliano Monari
Imbrattato il gazebo di legno del Percorso Vita a Cento. Non bastava lo sfregio del monumento all’interno del Percorso Vita di Santa Liberata, manufatto eretto in onore dei volontari che hanno aiutato fattivamente la comunità centese e non solo durante i momenti terribili del sisma del 2012 con sporcizia e deiezioni varie, i soliti maleducati, per usare un eufemismo, si sono accaniti anche sulla struttura in legno all’interno del Parco. E l’elenco, probabilmente per difetto, non si ferma allo sporco lasciato abbandonato nel parco, agli escrementi che – sovente – si possono trovare correndo lungo il perimetro del percorso, alle scritte, ai lampioni parzialmente danneggiati, ai cestini in condizioni pietose e alle frequentazioni ‘particolari’. Un quadro desolante che non è certamente degno di una società civile. Di questo ed altro riferiscono i frequentatori del percorso che lamentano anche la poca sicurezza e l’inaccessibilità dei servizi igienici. Sulla questione interviene il sindaco di Cento Fabrizio Toselli che spiega “non posso che condannare gli atti vandalici e gli atteggiamenti lesivi del patrimonio della comunità”. Così il sindaco stigmatizza gli episodi registrati al percorso vita di Cento. Non solo il biasimo per questi atti, ma la determinazione a “mettere mano a una situazione sinora deficitaria in termini di presidi volti alla sicurezza”. “Il tema della sorveglianza dei parchi e delle aree verdi è di grandissima rilevanza – spiega il primo cittadino -. È importante garantire la custodia di questi spazi in termini di prevenzione e di vigilanza. Ne è un esempio il Parco del Gigante, dove la presenza di una persona dedicata ha già consentito di far apprezzare positivi risultati. Con l’ulteriore vantaggio di individuare anche una nuova opportunità occupazionale”. Vi sono poi i presidi passivi. “Risulta molto efficace una buona illuminazione dei luoghi – specifica Toselli -. Intendiamo, in virtù di ciò, procedere a una modifica e a una implementazione del sistema di illuminazione, sinora molto scarso: intendiamo prevedere dei punti luci nell’ambito di un più ampio progetto di riqualificazione energetica, che dovrà contemplare anche un faro puntato sulla tribuna. È evidente che sarà opportuno condurre un fondamentale discorso di metodo, al di là del caso specifico del percorso vita: dovremo procedere a un censimento dei parchi per comprendere come e dove intervenire». Infine, l’opportunità di predisporre i punti luce in modo da ospitare delle telecamere per la video sorveglianza. Circa l’ordinanza di divieto di ingresso ai cani, l’Amministrazione comunale intende prenderla in esame e verificarne l’opportunità e l’utilità”.