di Giulia Borgioli
Nella giornata di ieri, 25 aprile 2017, anche l’intero territorio comunale centese ha celebrato il 72° anniversario della Liberazione: le cerimonie hanno infatti avuto luogo non solo nella città principale, accompagnate dalla banda ‘Giuseppe Verdi’ di Cento, ma anche ad Alberone, Buonacompra, Casumaro, Corporeno, XII Morelli, Renazzo e Reno Centese. I tipici eventi commemorativi sono per lo più stati accompagnati da manifestazioni particolarmente suggestive come la Colonna delle Libertà, il corteo storico rievocativo che quest’anno ha avuto base proprio a Cento, la mostra ‘Un’idea per la Libertà’, che ha visto esposti a Palazzo del Governatore i bozzetti del concorso a cui hanno partecipato i ragazzi della III G e III H dell’Istituto ‘F.lli Taddia’, la mostra organizzata dall’Anpi in collaborazione con il Tavolo dei Giovani – Comune di Cento, che ha proposto tavole realizzate dal disegnatore e autore di graphic journalism Gianluca Costantini, e tutti i vari cortei con le deposizioni delle corone ai monumenti ai caduti di ogni centro.
Una giornata importantissima nella storia della nostra Italia, in cui il sindaco Fabrizio Toselli ha voluto rimarcare il valore della memoria: “La memoria è da coltivare – ha affermato – È un dovere morale ricordare il sacrificio di quanti ci hanno portato fin qui, di quanti si sono battuti in nome di quei valori di libertà, giustizia, eguaglianza e democrazia su cui si basa la nostra Carta Costituzionale. E al ricordo dobbiamo associare il sentimento della profonda riconoscenza per chi ha combattuto la Resistenza, senza dimenticare il contributo dei militari italiani nella lotta di liberazione. La storia del 25 aprile è la storia di un grande atto di orgoglio e riscatto nazionale, a cui diedero il loro contributo, con diverse modalità, molte persone. Per questo quindi la libertà e la democrazia devono essere valori condivisi e unificanti”.
Accanto al sindaco Luca Alessandrini, direttore dell’Istituto storico ‘Parri’ di Bologna, che ha ribadito più volte quanto sia fondamentale celebrare il 25 aprile per capire cosa sia davvero la democrazia: “Dobbiamo ridare realtà al 25 aprile, che ci ricorda le ragioni profonde, intime e strutturali, della nostra democrazia, della scelta di vita democratica che l’Italia ha compiuto in un momento di estrema difficoltà, occupata e retta da un governo totalitario – ha sottolineato – In queste dure circostanze abbiamo saputo costruire le ragioni di una convivenza democratica. Dove la democrazia è anche luogo in cui i conflitti della società cercano una ricomposizione”.
Poi un pensiero speciale ai giovani da parte del primo cittadino: “Abbiamo il compito di spingerli a vivere con spirito critico, di coinvolgerli e responsabilizzarli, di sostenerli nella conoscenza delle proprie radici. I nostri giovani devono comprendere che uguaglianza, democrazia e giustizia sono state conquistate anche a costo dell’estremo sacrificio di tante persone e che continua a essere necessario difenderle e custodirle”. “La Resistenza ha messo insieme le idee più diverse – ha continuato il direttore Alessandrini – non in un’unità astratta, ma nel tentativo tra diversi di trovare dei punti di comunione e costruzione comune. La festa di oggi ci richiama a quello spirito attivo e volontaristico che anima la capacità di insorgenza italiana contro l’ingiustizia interna e esterna. Usciamo dunque da questa giornata con l’idea che la Resistenza è di tutti: tutti coloro i quali cercano davanti alle nuove crisi di uscire valorizzando la partecipazione democratica».
A proposito di ciò, l’invito finale di Toselli a sostanziare dei valori democratici la propria azione quotidiana: “grazie a partecipazione e impegno, a coesione e difesa dei propri ideali, al senso di appartenenza e al cammino condiviso: un cammino di comunità, che ha l’obiettivo primo del bene comune”.