• Sab. Nov 23rd, 2024

CENTESE CHE SUCCEDE?

DiFONTE COMUNICATO STAMPA

Feb 14, 2024

Nei momenti più difficili,  escono gli uomini più forti. Ma che succede? Si è inceppata la macchina? C’è un calo di tensione? Ci sono motivi tangibili e concreti che hanno portato ad un avvio così stentato del girone di ritorno? Domande lecite, ma a sentire gli interessati sembrerebbe proprio di no.I ragazzi sono consapevoli delle proprie capacità, si stanno allenando fortissimo e non vedono l’ora di scendere in campo sabato a San Giovanni in Persiceto, in attesa del big match con il X Martiri di Sabato 24 febbraio. 
Certo, ci sono stati motivi su cui riflettere, tutto l’ambiente ne è consapevole, a partire dallo staff tecnico. 
Non si era già vinto il campionato, questo lo si era sempre detto. Nessuno aveva mai cantato vittoria. E oggi più che mai c’è bisogno di tornare a ruggire, di riprendere la marcia del girone di andata. La squadra ha dimostrato di essere la più forte e compatta del torneo, coperta in ogni ruolo, con il miglior attacco in assoluto (45 goal) e di subirne soltanto 15, di cui 4 soltanto nella sciagurata trasferta di Pontelagoscuro. 
Non ci sono alibi e non ci sono recriminazioni, gli avversari si sono fatti sotto e ambiscono alla vittoria finale.  Mancano 11 partite e la gente di Cento aspetta di rivedere la vera Centese, quella macchina schiacciasassi che aveva deliziato gli occhi delle centinaia di spettatori del Bulgarelli. 
Ora si pensa solo ed esclusivamente alla prima delle undici finalissime, quella con l’ostico Persiceto85: squadra forte ma che la centese ha già meritatamente battuto e messo sotto  all’andata. Poi “LA PARTITA” contro il X Martiri, in casa, nel giorno della giornata biancoazzurra. Sarà un sabato di altri tempi, con pubblico delle grandissime occasioni, una di quelle date che andranno scritte nel libro giusto.
Perché tutto l’ambiente lo merita, e sarebbe la giusta rivalsa alle tante situazioni tristi vissute l’anno scorso, dove per ben due volte gli undici metri hanno strozzato il nodo in gola. La carica e l’adrenalina sono quelle giuste, la sconfitta casalinga col Ravarino è già un lontano ricordo, capace però di ferire e consegnare una importante lezione.
Il campo sarà buon giudice, al pubblico il piacere di vedere come andrà a finire.