I CAMPI CI SONO E VANNO USATI Democraticamente, non con prepotenza “fascista. “Serve inclusione, partecipazione. Non autarchia e discriminazione. I campi sono pubblici, non casa di qualcuno, e sono pagati con le tasse di tutti. Non ci devono essere bambini privilegiati ed altri di serie B. L’amministrazione può intervenire per redistribuire degli spazi. Ci sono campi da calcio sottoutilizzati: il percorso vita, lo Spallone e Corporeno. Perchè i bambini centesi devono emigrare ad Argelato, con dispendio di costi ed energie per le famiglie, quando ci sono spazi liberi? Il 3 agosto 200 persone erano in piazza per questa battaglia di democrazia e diritti. Sono intanto iniziate le iscrizioni al settore giovanile: abbiamo dovuto comunicare a 40 ragazzi dell’agonistica di rivolgersi altrove. Mortificazione e senso di ingiustizia. Serve buonsenso affinché gli impianti di Cento vengano messi a fattor comune. E’ compito del Sindaco e della Giunta. Un conto è la gestione di un campo sportivo (taglio erba e manutenzione), altro è l’utilizzo. Perché i ragazzi della Centese non possono avere – ad esempio – un paio di giorni a Corporeno, altri 2 allo Spallone e al Percorso Vita? Non è una questione di bandi. Serve condivisione, democrazia, parità di accesso ai beni pubblici, inclusione. Viva la democrazia, viva l’uguaglianza.