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CASUMARO: “Chiediamo uno stop al riassetto dei Comprensivi” la richiesta di sindacati e mondo della scuola – Oltre 200 alla serata – Sabato lezione in piazza

DiGiuliano Monari

Nov 8, 2017

Di Giuliano Monari

E’ un messaggio chiaro, ancora una volta (la terza per la cronaca, ndr) quello che sindacati, Consulte Civiche di Reno Centese, Buonacompra e Pilastrello, Alberone , Casumaro e mondo della scuola con genitori, corpo docente e personale ATA, hanno lanciato ieri sera in una partecipatissima assemblea pubblica nella sala di via Garigliano a Casumaro: “il sindaco Toselli (Cento) e il sindaco Lodi (Terre del Reno) fermino questo impianto di ristrutturazione dei Comprensivi scolastici che non piace quasi a nessuno”. Lamentele nei confronti di un “progetto fatto calare dall’alto senza il minimo coinvolgimento”, hanno rimarcato ieri sera durante i vari interventi, anche dal pubblico attento e preoccupato “per uno stravolgimento che porterà molti disagi, soprattutto nel percorso di crescita curricolare dei bambini che si troverebbero ad affrontare cambiamenti continui, col forte rischio di vedere vanificati gli sforzi dei docenti per un armonico percorso di crescita e apprendimento”. E intanto si sta organizzando la ‘lezione di piazza’ che si svolgerà sabato 11 novembre dalle 10 alle 12 nel Piazzale della Rocca di Cento, alla quale sono invitati ‘caldamente’ tutti i genitori e docenti dei vari Comprensivi per dare un segnale forte all’amministrazione: “al mondo della scuola non piace questo progetto targato Lodi-Toselli”. Questa mattina, intanto, è stato protocollato in Comune un documento unitario, firmato dai Presidenti delle Consulte di Reno Centese, Buonacompra e Pilastrello, Alberone e Casumaro con il quale “diffidano l’amministrazione nel proseguire il piano di riordino come prospettato”. Alla serata, alla quale erano stati invitate le amministrazioni di Cento e Terre del Reno, i sindaci non hanno preso parte.

Ecco il documento integrale: 

 

06 novembre 2017

Al Sindaco del Comune di Cento

Sindaco Fabrizio Toselli

All’Assessore all’Istruzione del Comune di Cento

Assessore Cinzia Ferrarini

OGGETTO: RIORGANIZZAZIONE DEI COMPRENSIVI SCOLASTICI

I sottoscritti presidenti della Consulte Civiche di Reno Centese, Buonacompra e Pilastrello, Alberone e Casumaro formulano la presente al fine di esporre ed argomentare quanto segue.

Premesso che con il futuro insediamento delle nuove consulte, alcuni di noi non ricopriranno più il ruolo in virtù del quale oggi sottoscrivono la missiva in oggetto, riteniamo il presente documento un atto dovuto a titolo di tutela dei territori da noi rappresentati, con estremo rispetto del ruolo ricoperto, sino all’ultimo giorno del mandato a noi affidato.

Da settimane siamo attenti osservatori ed alla ricerca di informazioni che però vengono silentemente omesse dall’Amministrazione in indirizzo, con riguardo alla riorganizzazione scolastica.

Partecipiamo ed organizziamo incontri nella vana speranza che Sindaco e Assessore vengano a spiegare in maniera autorevole quali ricadute avrà questa riorganizzazione sui nostri territori, si badi bene che appositamente non chiediamo le ragioni a supporto della riorganizzazione perché pare ovvio che non ve ne siano.

Unico aspetto di cui si ha certezza è di un modus operandi che in sfregio al confronto e al dibattito sviliscono i ruoli da noi ricoperti. Non è accettabile apprendere dalla stampa, informazioni che incidono cosi significativamente sui nostri territori.

Non serve elevato tecnicismo per comprendere che la riduzione dei comprensivi cosi come prospettato, creerà un significativo disservizio ai genitori delle frazioni di Casumaro, Reno Centese, Buonacompra e Alberone, i cui alunni e alunne frequentano le scuole dell’IC4 di Cento e che possono usufruire, oggi, di presidenza e segreteria accessibili e vicine, a Reno Centese, mentre in futuro dovranno recarsi a Sant’ Agostino e quindi ad un Comune diverso dal proprio.

Il dato che più preme rappresentare è ovviamente la qualità del servizio scolastico che verosimilmente avrà un significativo peggioramento. Gli alunni, le alunne e le famiglie del nostro territorio, inevitabilmente cambieranno alcuni insegnanti, interrompendo così quella continuità didattica che era una caratteristica di qualità. Poiché il processo educativo ha propri tempi e propri metodi d’insegnamento, l’interruzione della “continuità educativo-didattica verticale ed organizzativa”, non potrà che avere gravi conseguenze sulla qualità dell’apprendimento degli alunni.

Che dire inoltre delle difficoltà che le scuole del nostro territorio avranno nel doversi rapportare con due diverse e distinte amministrazioni comunali. Quali riflessi si avranno sui servizi di trasporto dei bambini, che tanto pesano sulla organizzazione e sulle economie delle nostre famiglie? Questa esperienza le nostre frazioni l’hanno già avuta in passato e non è certo stata positiva.

La riorganizzazione proposta comporterà una riduzione significativa dei collaboratori scolastici con ripercussioni negative sui servizi di pulizia e vigilanza. Oltre all’impatto occupazionale, certo non trascurabile, riteniamo indispensabile segnalare che, là dove si riducono le risorse e le forza che operano nelle nostre scuole, siano essi insegnanti o collaboratori, inesorabilmente tale riduzione impatterà sulla qualità dell’istruzione dei nostri bimbi, bambini e preadolescenti. E questo la nostra comunità, dopo gli sforzi del post sisma, non lo può certo accettare!

Il Piano prevede poi la creazione di un Istituto Scolastico abnorme a Cento, con quasi 2000 alunni e alunne e più di 200 docenti, mentre gli Indirizzi regionali raccomandano piuttosto “interventi di sdoppiamento di istituzioni scolastiche sovradimensionate” (Delibera di Giunta Regionale n.40 del 20/10/2015). È quindi evidente anche in questo caso, che si otterrà un peggioramento delle condizioni di funzionamento di quelli che fino ad ora erano distinti Istituti.

Si rappresenta inoltre che le Tabelle per i calcoli degli organici non sono affatto tarate per Istituti di 2000 alunni, ma per Istituti, appunto, più correttamente dimensionati. La riduzione potrà solo in parte essere compensata in organico di fatto da interventi dell’Ufficio Scolastico Territoriale, che andranno di fatto a togliere importanti risorse che devono invece rimanere a disposizione dell’intera provincia, come hanno ben evidenziato le organizzazioni sindacali. Appare quindi pacifico che non è possibile garantire un’efficace gestione di un Istituto con un numero così elevato di plessi, di personale, di alunni e alunne, di genitori, che richiedono adeguato presidio e possibilità di ascolto e riscontro.

Non possiamo inoltre non chiederci come mai il polo scolastico di Corporeno, dopo essere stato da più parti segnalato, a livello locale ma anche sulle televisioni nazionali, come esempio di scuola di eccellenza per sperimentazione di buone pratiche educativo-didattiche, venga ora destinato ad una prossima (2019) dismissione a favore delle scuole “G. Pascoli”, in via di ristrutturazione.

Da ultimo, ma non certo per importanza, riteniamo necessario sottolineare come questo piano di riorganizzazione sia stato in primis rigettato dalle persone che oggi operano nel comprensivo 4. Tutto il personale del IC4, ha sottoscritto un documento che illustra “punto per punto” la assoluta assurdità del progetto di riorganizzazione scolastica in atto. Tale documento porta le firme di tutti i 123 insegnati ed operatori scolastici che operano nel IC4, a cui anche noi presidenti vogliamo aggiungere simbolicamente le nostre a sostegno ed approvazione di quanto in esso contenuto.

La difesa dei diritti all’Istruzione degli alunni, insieme alla assoluta mancanza di motivazioni tecniche, è alla base del rifiuto della proposta di riorganizzazione dei comprensivi scolastici così come avanzata dalla Amministrazione di Cento e in collaborazione con quella di Terre del Reno.

Tutto ciò premesso, esposto ed argomentato, unitamente alle altre problematiche contestate e sollevate dai sindacati, genitori, insegnanti e personale ATA, i sottoscritti

diffidano

questa amministrazione nel proseguire il piano di riordino cosi come prospettato, e

Chiedono

si proceda ad una attenta e approfondita valutazione della situazione senza pregiudizio per i nostri territori che così pesantemente sono stati colpiti dal sisma del 2012, e che con grandi sforzi stanno cercando di ritrovare una propria identità, di cui il sistema scuola è parte integrante e significativo.

Cordialmente.