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CARNEVALE ESTIVO: Niente carnevale estivo a Pieve di Cento, l’Associazione Carristi Centesi “tragicommedia in 3 atti – i cittadini sono stati burlati”

DiGiuliano Monari

Lug 23, 2014

associazione carristi centesiDi Giuliano Monari

Questo strano luglio, meteorologicamente parlando, ci sta regalando una querelle degna della migliore soap-opera televisiva che, come da tradizione, riserva colpi di scena ad ogni piè sospinto. Stiamo parlando della querelle relativa alla mancata edizione estiva di una festa di carnevale da realizzarsi a Cento con Pro Loco, traslocata poi a Pieve di Cento per questioni tra l’Associazione Carristi Centesi (organizzatori e promotori della due giorni notturna in maschera) e la Pro Loco centese, ed infine annullata per il ‘niet’ da parte pievese per questioni di tempi organizzativi, questioni economiche e politiche. A questo punto della storia rientra in gioco l’Associazione Carristi Centesi che, in modo ironico, riassume le ultime puntate della soap in una nota che riportiamo integralmente qui di seguito.

TragiCommedia in tre atti dal finale triste!

Cari concittadini di Cento e amici di Pieve, noi dell’Associazione Carristi Centesi crediamo che a

questo punto sia giunto il momento di dire due parole sul “mistero buffo” (con risvolti ahimè

tragici) del “Carnevale Estivo”.

Tutto nasce insieme all’Associazione Carristi Centesi: nelle nostre prime riunioni emerge da subito

la voglia di creare una manifestazione che ci consenta di rilanciare il nostro povero e bistrattato

Centro Storico, di rimettere in luce la tematica del Carnevale ed i problemi inerenti, di creare

solidarietà tra le nostre associazioni carnevalesche e quelle – invitate – di tutta Italia. Due serate di

festa, né più né meno, a beneficio della cittadinanza. Idea semplice e bella.

Ma è sotto gli occhi di tutti che a Cento passare dalle idee ai fatti è un’opera ciclopica. E qui

comincia la nostra tragicommedia in tre atti.!

 

Atto primo – Parliamone

Aprile 2014: Noi in Associazione scriviamo un bel progettino chiaro e semplice, adattabile a vari

budget per essere meno vincolanti possibile, e lo portiamo al buon Sindaco Lodi, il quale, dopo

rinvii e tentennamenti, quasi gli facesse dispiacere incontrarci, dice “Massì, dai… Bella idea!

Parlatene però con la Pro Loco; se a loro va bene, per noi sarà ok!”.

Quindi andiamo in Pro Loco e il buon Presidente Rubino dice “Massì dai… Bella idea! Magari ci

vediamo e ne parliamo!” – Passano i giorni, e dopo rinvii vari, Rubino dice “Insomma, per queste

serate fateci avere un progetto”. – “Pronto il progetto” diciamo noi – “Eh, ma dobbiamo riunire il

consiglio e parlarne…” – “Sì, ok Daniele, ma qua il tempo passa!” (e siamo a metà giugno).

“Abbiamo riunito il consiglio, e abbiamo delegato due consiglieri a venire a parlarne con voi”. –

“Ancora a parlarne? Va beh, se volete… però prestino che il tempo inizia a stringere, per favore!” –

“Eh ma noi nei prossimi dieci giorni siamo SEMPRE impegnati, come facciamo?”.

 

Atto secondo – E venne luglio

Abbiamo iniziato a pensare “Ma qua non è che Lodi e Rubino ci stanno un poco prendendo in giro?

Finisce che a star ad aspettare loro perdiamo troppo tempo e non si combina nulla! Andiam ben a

sentire a Pieve, che vedrai che sono più agili e han meno storie!”.

Con sincero dispiacere per come venivamo trattati a Cento, la nostra città, ci rivolgiamo quindi al

Sindaco e alla ProLoco di Pieve, pensando “Almeno in piazza si parlerà di tutto sto problema…

capiranno anche i Centesi che bel danno anche stavolta la loro amministrazione ha combinato!”. E

ricordiamoci sempre che il tema è: un gruppo di cittadini propone una o due serate di festa. Sembra

proprio stia diventando un affare di Stato… Mah… Continuiamo – ingenui – a non capire.

Sta di fatto che il Sindaco di Pieve ci accoglie tutto contento anche lui “Che bello! Certo che potete

fare qua la vostra festa! Fatemi avere il progetto e andiamo avanti!” – Ok, noi sotto a rifare il

progetto più veloci della luce, per adattarlo a Pieve. Anzi, idea ancora più bella, facciamo una cosa

congiunta, “Premio Tasi e Barbaspén!”, ad anni alterni di qua e di là dal Ponte.

Quando l’ha saputo il buon Lodi, ci chiama subito e dice “Bellissima idea, ma teniamo per Cento la

serata più bella e più grande! Ci parlo io con Maccagnani, tranquilli! Anzi esco subito col

comunicato stampa così facciamo vedere a tutti che ho messo pace e risolto i problemi!”. Noi,

sempre più basiti, rimaniamo a bocca aperta.

Dal comunicato stampa di Lodi: “Si è dunque convenuto che il primo Premio Tasi e Barbaspén

dovrà svolgersi tra i due comuni, con eventi al di qua ed al di là del fiume Reno già dalla prima

edizione […] L’evento Tasi e Barbaspein sarà dunque organizzato dall’Associazione Carristi e dalla

Pro Loco di Pieve, e a Cento sarà ospitato da Comune e Pro Loco locale all’interno della Notte

Bianca. In questo modo si è gettato un ulteriore ponte culturale e di spettacolo tra i due Comuni

come i due Sindaci hanno auspicato oramai da alcune settimane, quando proprio l’interessamento

dei due Primi cittadini ha consentito di disinnescare quello che avrebbe potuto apparire come un

elemento di rivalità tra le due comunità. I Sindaci di Cento e Pieve hanno invece scelto di dare

segnali effettivi di collaborazione anche per la sovrapposizione dettata dal calendario tra Fiera di

Cento e Festa dei Giovani di Pieve.”

“Fantastico!” diciamo noi “Avanti così”. Ma non era mica finita…!

 

Atto Terzo – Ma che, scherzate??

Ieri invece abbiamo avuto la certezza – il sospetto ce l’avevamo già – che abbiamo lavorato e

sperato tanto per nulla. Esce il buon Maccagnani con un nuovo comunicato stampa:

“La valorizzazione del territorio cento-pievese è un grande obiettivo […] Crediamo che per fare

questo serva la creazione di un tavolo di confronto congiunto…” – Aspettate un attimo, noi

abbiamo proposto UNA/DUE SERATE DI FESTA, mica l’unione dei Comuni!!

E poi, scusate ma Lodi nel suo comunicato non diceva che l’interessamento dei due primi cittadini

ha consentito ecc ecc ecc”!?! A sentir Maccagnani pare che neanche si siano parlati questi due??

Mah….

Alla fine però al buon Maccagnani scappa un minimo di sincerità: “Non ci sono le condizioni

tecniche, economiche e politiche per la realizzazione di un evento come la sfilata estiva”.

Ah, ecco cosa, nella nostra ingenuità c’eravamo persi per strada!! Condizioni “economiche e

politiche!” Ovvero (traduciamo dal politichese): con la nostra proposta abbiamo disturbato alcuni

interessi economici di qualcuno, e politicamente il partito di entrambi i Sindaci ha messo il veto.!

 

Finale – Morale amara della storia

Sto casino per una festa?? E il Carnevale 2015??

Insomma, tutto questo casino perché un gruppo di cittadini vuol provare ad animare il centro storico

in un weekend di agosto, con beneficio del commercio, delle attività e di tutta la città. Cari

concittadini, ci rendiamo conto della MOSTRUOSA INEFFICIENZA, per essere generosi, della

nostra amministrazione?? Ma se salta fuori un pandemonio del genere per UNA/DUE SERATE DI

FESTA, cosa succederà per il Carnevale 2015?

Purtroppo è nostro dovere farvi sapere che a questo proposito a tutt’oggi, nonostante le sperticate

rassicurazioni del buon Lodi, nulla si muove ai Capannoni, ancora inagibili. Se il primo settembre

non entreremo, non ci sarà davvero più il tempo, neanche lavorando giorno e notte, per fare un

carnevale invernale. E chi ci rimetterà, di nuovo e sempre? Chi è il destinatario di questa eterna

amara burla? Mica noi, sapete, che non ci godiamo certo a farci prendere in giro ma sappiamo

pazientare ed attendere. Come al solito, siete voi cittadini ad essere un’altra volta burlati. Come al

solito per l’inettitudine di pochi ci si rimette tutti.

Sperando di incontrarvi nelle nostre strade festanti davanti ai carri, vi ringraziamo per averci letto e

vi salutiamo affettuosamente, cari concittadini.

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