Quel gesto, alla carabiniera di pattuglia a Porto Garibaldi sulla Statale Romea, sarà sembrato un normale intervento. Un’azione prevista dalle sue mansioni. Quell’atto, però, ha contribuito a salvare la vita ad un giovane 20enne.
La sera tra il 21 e 22 marzo scorso una pattuglia dei Carabinieri della Stazione di Porto Garibaldi è intervenuta, assieme all’ambulanza “Comacchio01”, a seguito di un incidente stradale avvenuto nei pressi di Lido Scacchi. Un’auto era uscita di strada e si era ribaltata più volte; all’interno un giovane uomo. Gli operatori sanitari (il medico dott. Maurizio Ippoliti e gli infermieri Costanza Fabbri, Alberto Zerbini e Fabio Pollini) si sono accorti immediatamente della gravità dell’accaduto quando hanno notato che l’autista era rimasto incastrato nell’abitacolo.
L’accesso alla persona ferita si è presentato subito complesso. Tra le lamiere dell’auto si riusciva a mala pena ad infilare le braccia. Inoltre il tutto era complicato da un forte odore di carburante che faceva temere il peggio. I sanitari hanno optato per un’estrazione rapida della persona. In quell’istante è arrivata la pattuglia dei Carabinieri e il militare Martina Di Fiore si è immediatamente offerta di dare una mano ai soccorritori dell’ambulanza, specificando che era anche una volontaria della Croce Rossa Italiana. A quel punto Martina ha immobilizzato il rachide del giovane autista, mentre il personale del 118 ha tirato fuori il ragazzo dall’auto, facendolo scorrere sulla tavola spinale.
Le condizioni del ferito, trasportato in elisoccorso al Maggiore di Bologna, sono ora stabili.
Oggi i protagonisti della vicenda, alla presenza del Direttore Sanitario dell’Ospedale del Delta dott. Claudio Balboni, del Direttore dell’Unità Operativa di Pronto Soccorso e Medicina d’Urgenza dell’Azienda Usl dott. Daniele Cariani e del Comandante della Compagnia dei Carabinieri di Comacchio Ten. Col. Luca Treccani, si sono incontrati nuovamente dopo quella terribile notte.
L’evento ha rappresentato la conferma dell’importanza della costante e fattiva collaborazione tra personale medico infermieristico del presidio ospedaliero di Valle Oppio e dei Carabinieri della Compagnia di Comacchio, che ne garantistico la sicurezza.
Da parte degli “eroi” di quella notte l’augurio di pronta guarigione al ragazzo che hanno salvato. In attesa di poterlo incontrare presto non appena verrà dimesso dall’ospedale.
“Il nostro particolare ringraziamento – dicono Balboni e Cariani – va alla carabiniera e agli operatori del 118 che, con grande preparazione professionale, hanno permesso di portare a termine con successo questo intervento”.