Europa da promuovere o da bocciare? questa la domanda alla quale i cinque candidati alle europee di domenica prossima hanno dovuto rispondere durante un incontro pubblico al Zanandrea di Cento. All’incontro hanno preso parte Salvatore Caronna (Pd), Francesca Rescigno (Fi), Emanuele Cestari (Lega), Alberto Balboni (FdI) e Alessandro Rondoni (Ncd). Dalla tavola rotonda è emerso un quadro estremamente vario con un minimo comune denominatore: tutti i candidati sono stati concordi nell’affermare che “in questa unione europea qualcosa va cambiato”. Rescigno ha detto che “questa è una grande opportunità per mandare in Europa gente preparata”. Caronna ha sottolineato che “l’Europa è uno dei più bei progetti dal dopoguerra ad oggi, ciononostante bisogna cambiare l’impostazione dell’economia”. Cestari da canto suo ha evidenziato ‘assoluta appartenenza di “questa Europa delle banche. Così come è costituita – ha detto – ha messo in ginocchio le economie dell’Europa del sud”. Anche l’ex senatore Balboni si è dimostrato piuttosto critico: “questa Unione – ha detto – così com’è, a me non piace”. Rondoni – più possibilista – ha detto che “essendoci molti fondi europei da andare a prendere, esistono molte opportunità. Però – ha rimarcato – dobbiamo partire col fare le riforme come ha fatto prima di noi la Germania”.