Fca Ferrara. Lodi (Fiom Ferrara): “Il lavoro è un diritto, non un favore in cambio di una tessera sindacale. Valuteremo le azioni sindacali e legali sulla vicenda VM”
Il lavoro è un diritto, non può essere né un favore né una concessione. È inaccettabile che, alla VM di Ferrara – azienda del gruppo Fiat – tra gli interinali assunti, la condizione sia stata l’aver fatto la tessera della Fim-Cisl, come racconta l’articolo di Repubblica di oggi – scrive Samuele Lodi -.
Sul quotidiano si legge, infatti, una email con la quale la segretaria generale della Fim-Cisl di Ferrara dichiara senza mezzi termini di aver segnalato lei alla Fiat chi assumere e che questi lavoratori, per essere assunti, si erano dovuti iscrivere al suo sindacato. Non paga di ciò, alla richiesta di delucidazioni da parte del giornalista, la sindacalista rivendica quanto fatto giustificandosi con la frase “lo fanno tutti”.
Non è vero che tutti i sindacati fanno così, come non è vero che tutte le aziende si comportano in questo modo. La Fiom-Cgil non lo fa. Il sindacato è una cosa seria: non può ridursi a un sindacato di comodo o ad una agenzia privata di collocamento. Ma la responsabilità più grave di questa vicenda è quella dell’azienda. La legge fa divieto ai datori di lavoro di sostenere associazioni sindacali. Inoltre, nonostante il gruppo Fca sia già stato condannato dai Tribunali per discriminazione, secondo quanto sostenuto dalla sindacalista, continua a mantenere un atteggiamento discriminatorio nei confronti di chi non è iscritto alla Fim-Cisl.
La legittimazione della Fiom nei luoghi di lavoro avviene esclusivamente attraverso la libera ed autonoma scelta dei lavoratori di sostenere un sindacato che ha sempre dimostrato trasparenza, autonomia e correttezza nel rispetto della dignità delle persone e nel tentativo di tutelare tutti i lavoratori, iscritti e non iscritti. A riprova di questo, nelle ultime elezioni dei Rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza, abbiamo ottenuto il 49% dei consensi, eleggendone 4 su 8.
La Fiom di Ferrara ha già chiesto un incontro all’azienda per chiarire la situazione. Inoltre, d’accordo con la Fiom nazionale, valuterà tutte le iniziative sindacali e legali da mettere in campo.