A causa dei provvedimenti restrittivi legati all’emergenza sanitaria per la diffusione del Covid-19, anche quest’anno le cerimonie locali di commemorazione della Festa della Liberazione, coordinate dai Prefetti in sede, si svolgono in maniera sobria con la deposizione di corone presso monumenti ai caduti o luoghi simbolo ed una rappresentanza delle Associazioni combattentistiche e d’arma, senza la presenza di picchetti militari e di scolaresche.
Il Prefetto di Ferrara Michele Campanaro, dopo le numerose adesioni del 2020 in occasione di analoga iniziativa, ha voluto riproporre, con la collaborazione dell’Ufficio Scolastico Provinciale, l’appuntamento dedicato agli alunni delle scuole primarie della provincia che non potranno seguire nelle piazze cittadine le cerimonie istituzionali, coinvolgendoli in un concorso di idee per rappresentare con un disegno il significato della Festa della Liberazione.
Sono pervenuti in Prefettura 159 disegni degli alunni di molte Scuole primarie di Ferrara e provincia (I.C. Bassani Argenta, I.C. Bondeno, I.C. Mesola, I.C. Pascoli Cento, I.C. 3 Renazzo Cento, I.C. Don Milani Ferrara, I.C. Dante Alighieri Ferrara, I.C. Portomaggiore). Tutti gli elaborati sono stati raccolti in 9 pannelli (vd. allegati) per essere pubblicati sul sito istituzionale della Prefettura, in occasione della giornata del 76° anniversario della Liberazione. L’obiettivo è stato quello di stimolare i bambini ad immaginare oggi, attraverso disegni a pastello, a cera e ad acquerello, i valori della Liberazione.
I bambini sono riusciti a stupire facendo molto in più, perché in tanti hanno voluto descrivere cosa provano in questo momento di emergenza sanitaria, che incide sulla loro vita da più di un anno. La piccola Martina, ad esempio, ricorda che le manca “non poter più frequentare le amiche, abbracciarsi, fare attività sportiva, fare una gita, andare in vacanza”.
C’è poi chi ha voluto chiarire cos’è la Libertà che, per Irene, è “correre liberi senza pensieri”. Per altri è anche solo un abbraccio, o una mongolfiera che viene tirata su da tante mascherine, spinta da un bimbo che, finalmente, sorride mentre butta la propria in un cestino.
Per altri ancora è un soldato che, da un carrarmato, urla “Ce la faremo! sconfiggeremo il Covid!”.
Ma i bambini hanno dimostrato di comprendere, anche più di quanto ci si possa aspettare dalla loro giovanissima età, la grave emergenza sanitaria in atto. È per questo che Leonardo ha inventato uno “spara vaccini”. E poi, sottolinea Mattia, “è facile paragonare la seconda guerra mondiale al nostro periodo: tanto tempo fa le persone venivano uccise, oggi invece muoiono per colpa del Covid anche da sole… tanto tempo fa però c’erano i soldati, invece oggi i nostri soldati sono i dottori!”. La pensa allo stesso modo Marco, quando disegna due medici che scagliano vaccini verso la terra, prima malata, oggi guarita.
Ogni bambino ha disegnato, descrivendolo sulla carta, un momento di speranza: “anche il Covid verrà sconfitto!” (dice Marta), e “saremo liberi anche noi!” (esclama Gaia).
E poi c’è chi, come Linda, questo momento già lo immagina (“oggi è la festa della liberazione, finalmente il Covid è sconfitto!”), promettendo a tutti che una “seconda” liberazione è possibile.“Quest’anno – ha commentato il Prefetto Campanaro – bambine e bambini delle classi elementari hanno risposto con incredibili slancio ed entusiasmo alla iniziativa messa in campo con la piena disponibilità dei dirigenti scolastici e dei docenti che ringrazio personalmente, conoscendo bene le difficoltà che la Scuola sta affrontando da oltre un anno di emergenza sanitaria. In questo lungo periodo, proprio i piccoli sono stati quelli più profondamente toccati dai continui cambiamenti con cui si è dovuto reinventare il modo stesso di fare Scuola. Ecco, attraverso i loro disegni – ha proseguito con un pizzico di emozione il Rappresentante del Governo – bambine e bambini ci fanno conoscere stati d’animo e sentimenti, con il forte desiderio di ritrovare una condizione di normalità, di tornare a vivere la quotidianità con quelle serenità e spensieratezza tipiche della loro età. Per me il miglior modo per augurare a tutti una buona Festa della Liberazione”.