Di Giuliano Monari
Ancora riconoscimenti per la poetessa centese Sabatina Carla Iberite, ‘centesisssima’, dove, dal 1961, gestisce un chiosco bar nel giardino pubblico delle Rimembranze. Il ‘chiosco della Carla’, per tutti. E Carla, con la sua calma e determinazione, non solo regge le sorti di un commercio sempre più difficile e complicato ma, tra le casse di bibite e i panini, si diletta, con estrema professionalità, nella difficile arte della poesia. E, debbo dire, con grande successo. Ma, come spesso accade – per non dire di regola – nessuno e nemmeno Carla è profeta in Patria. Tanto che pochi sanno dei successi che, con le sue poesie, miete anno dopo anno su e giù per lo Stivale. Carla nel 1995 si è scoperta poetessa in occasione della perdita di una cara amica alla quale ha dedicato la sua prima poesia. Tra il verde degli alberi, tra i giochi per i bambini e sapendo ascoltare con grande sensibilità la vera umanità delle persone di strada, da quel giorno la sua penna l’ha accompagnata nel cammino di questa sua grande passione. Con le sue poesie ha partecipato a numerosi concorsi ottenendo premi e riconoscimenti in tutta Italia ed in Europa. Di recente nel corso della settimana culturale di Levico Terme in provincia di Trento, Carla si è aggiudicata il premio “Farfalla d’Argento” nella XXVIII edizione del Concorso “50 & Più Prosa, Poesia, Pittura e Fotografia”. Inoltre nel 2007 è stata insignita dell’onorificenza del Cavalierato di Malta in quanto si è distinta vincendo numerosi concorsi nazionali ed internazionali nell’ambito culturale. Ha pubblicato tre raccolte di poesie dal titolo “Le mie parole dall’anima create e dal cuore dettate”, “Quando il cuore parla all’anima in ascolto” e “Un pensiero d’amore”. Ultimo suo successo, solo in ordine di tempo, il componimento intitolato ‘Come farò a dimenticarti’. Ma, come dicevo, è solo l’ultimo dato alle stampe e a ricevere l’ennesimo riconoscimento. Chissà quale altra poesia alberga già nella fervida mente di Carla.