“Siamo alle porte della stagione estiva ed è sempre più “allarme Voucher” – spiega Giulio Felloni, presidente provinciale Ascom Ferrara – Le imprese del settore sono in chiara difficoltà e non si capisce ancora perché non si sia trovata una soluzione alternativa al vecchio voucher che ci consenta di affrontare il periodo con maggiore tranquillità. E’ una situazione insopportabile per gli imprenditori. Un grido d’allarme che riceviamo ogni giorno dalle aziende del territorio ma sopratutto della costa” “Le imprese del commercio, del turismo e dei servizi – prosegue Felloni che è anche vicepresidente regionale della Confcommercio Emilia Romagna – si aspettano una risposta efficace in grado di colmare il vuoto creatosi con l’abolizione dei voucher, uno strumento che rispondeva pienamente all’esigenza di remunerare prestazioni saltuarie ed occasionali. Come Ascom c consigliamo ai nostri associati l’utilizzo del contratto a chiamata che i nostri uffici possono rendere operativo in tempi brevi. E’ una soluzione che permette di contenere i disagi e consente la necessaria e richiesta flessibilità”. Tornando al vecchio voucher, essi rappresentavano solo lo 0,23% del totale del costo lavoro in Italia e i numeri dell’INPS confermano che la quasi totalità dei prestatori percepiva meno di 1000 euro l’anno, cifra ben lontana dalle remunerazioni di un lavoro continuativo, e circa il 70% di queste persone erano lavoratori non esclusivi, per i quali il voucher rappresentava una opportunità di ulteriore guadagno, non la fonte principale del proprio reddito. “E’ urgente quindi anche a tutela degli stessi lavoratori occasionali – conclude il presidente provinciale Ascom – dare una risposta tempestiva a questo problema, prevedendo subito dal legislatore un nuovo strumento, pur rafforzato nei controlli e verificato attraverso la tracciabilità con un apposito portale. Rimane però fondamentale rendere accessibile il provvedimento alle imprese di tutte le dimensioni, senza tetti e paletti di sorta”.