• Dom. Gen 5th, 2025

Al via la stagione 2025 dei saldi invernali: da sabato (04.01) e per i prossimi sessanta giorni sarà caccia allo sconto più interessante, 6 italiani su 10 sono pronti agli acquisti e pensano di spendere di piu’ dell’anno scorso

Secondo le stime dell’ufficio studi nazionale di Confcommercio la spesa prevista per i saldi sarà intorno a 138 euro a persona (307 se consideriamo complessivamente il nucleo familiare) per un volume d’affari complessivo ipotizzato di 4,9 miliardi e coinvolgendo qualcosa come 16,9 milioni di famiglie italiane.  

Oggi ragionare in termini di saldi  – commenta Marco Amelio, presidente provinciale di Confcommercio Ferrara e vicepresidente regionale della stessa Confederazione – significa ragionare in termini più generale di commercio di vicinato, di opportunità per apprezzare e conoscere da vicino le tante opportunità dei negozi e delle attività di prossimità presenti nel capoluogo ed in tutto il territorio provinciale. E’ davvero fondamentale supportare – con tutti gli strumenti economici, legislativi ed urbanistici – il commercio di vicinato perchè esso stesso è un elemento di accoglienza, identità delle nostre località. Il commercio è vita”. 

“Saranno saldi caratterizzati da alta qualità, da una vasta scelta di capi alla moda uniti ad una grande convenienza – commenta il presidente provinciale di Federazione Moda Ferrara, Giulio Felloni e sottolineo tre elementi – in primis mi auguro che i saldi possano davvero valorizzare l’economia dei  negozi di vicinato, in secondo luogo che gli acquisti avvengano scegliendo filiere certificate e sostenibili dal punto di vista ambientale.  In terzo luogo auspico ” chiosa Felloni che ricopre anche il ruolo di presidente nazionale della stessa Federazione – che si scelgano prodotti la cui realizzazione sia stata rispettosa delle condizioni nei luoghi di lavoro” 

Dall’indagine realizzata da Confcommercio Imprese per l’Italia in collaborazione con Format Research sui comportamenti d’acquisto dei consumatori e sulle dinamiche del settore retail ai prossimi saldi invernali 2025 emerge che sei italiani su dieci sono pronti per la caccia allo sconto.

Quasi il 49% degli acquirenti approfitterà dei saldi per acquistare un articolo desiderato da tempo, con una maggiore propensione tra i consumatori più giovani.

La percentuale di chi prevede di spendere di più rispetto al 2024 è in aumento, passando dal 20,2% al 22,1%.

Circa il 68% dei consumatori acquisterà sia nei negozi fisici sia online.

L’abbigliamento (93,9%) rimane la categoria più popolare, seguito dalle calzature (76,0%) e dalla biancheria intima (40,7%).

In calo la percentuale di consumatori che utilizzerà i social network per cercare articoli in saldo dal 37% del 2024 al 31,4% di quest’anno. Il 55% ha modificato le abitudini di acquisto a seguito del cambiamento climatico. Il 53% compra ai saldi solo ciò di cui ha effettivamente bisogno. Il 19% ha come priorità la qualità del prodotto indipendentemente dalla percentuale di sconto.

Le imprese prevedono che durante i saldi di gennaio 2025 il numero di clienti nei negozi sarà simile a quello del gennaio 2024, senza aspettarsi un aumento significativo. Il 64% dei negozi offrirà sconti fino al 30% sui prodotti in vendita.

I saldi continuano a rappresentare un’opportunità per le imprese di acquisire nuovi clienti, con quasi il 58% che si aspetta visite da nuovi acquirenti. Inoltre, il 78,2% delle imprese prevede che i saldi invernali incideranno fino al 20% sulle vendite annuali complessive. Il 43,4% delle imprese retail della moda ha subito nel 2024 una contrazione dei ricavi rispetto al 2023. Oltre 8 imprenditori su 10 approvano l’introduzione di una data unica di inizio saldi in tutta Italia.

PER IL CORRETTO ACQUISTO DEGLI ARTICOLI IN SALDO, FEDERAZIONE MODA ITALIA E CONFCOMMERCIO RICORDANO ALCUNI PRINCIPI DI BASE:

  1. Cambi: la possibilità di cambiare il capo dopo che lo si è acquistato è generalmente lasciata alla discrezionalità del negoziante, a meno che il prodotto non sia danneggiato o non conforme (Art. 129 e ss. D.lgs. 6 settembre 2005, n. 206, Codice del Consumo). In questo caso scatta l’obbligo per il negoziante della riparazione o della sostituzione del capo e, nel caso ciò risulti impossibile, la riduzione o la restituzione del prezzo pagato (art. 135 bis del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo). Per gli acquisti online i cambi o la rescissione del contratto sono sempre consentiti entro 14 giorni dalla ricezione del prodotto indipendentemente dalla presenza di difetti, fatta eccezione per i prodotti su misura o personalizzati (artt. 52 e ss. del D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo).
  2. Prova dei capi: non c’è obbligo. E’ rimesso alla discrezionalità del negoziante.
  3. Pagamenti: le carte di credito devono essere accettate da parte del negoziante e vanno favoriti i pagamenti cashless.
  4. Prodotti in vendita: i capi che vengono proposti in saldo devono avere carattere stagionale o di moda ed essere suscettibili di notevole deprezzamento se non venduti entro un certo periodo di tempo.
  5. Indicazione del prezzo: obbligo del negoziante di indicare il prezzo normale di vendita, lo sconto e, generalmente, il prezzo finale. In tutto il periodo dei saldi il prezzo iniziale sarà il prezzo più basso applicato alla generalità dei consumatori nei 30 giorni antecedenti l’inizio dei saldi (Art. 17 bis D.Lgs. 206/2005 – Codice del Consumo introdotto dal D.Lgs. n. 26/2023 di recepimento della Direttiva UE «Omnibus»).

Le vendite di fine stagione si concluderanno il 4 marzo 2025.