I casi attivi di COVID 19 restano principalmente a carico delle tre strutture della città di Ferrara. L’attività di monitoraggio prosegue costantemente ed il recupero verso una situazione di normalità procede lentamente, ma non è stato al momento interrotto dall’esordio di nuove criticità.
Prosegue, quindi, l’evoluzione benigna dello stato clinico della maggior parte degli ospiti, si assiste a qualche rientro dalle strutture ospedaliere.
Purtroppo nel corso week-end è stato segnalato anche il primo decesso di un paziente disabile, affetto da grave poli-patologia cronica e da anni ospite del CSRR Santa Chiara.
Per quanto risulta dal monitoraggio, i tassi di diffusione interna ai tre focolai di Ferrara non presentano modifiche di rilievo, confermando che l’azione di contenimento sembra finalmente risultare efficace.
Gli accessi in PS con successiva ospedalizzazione sono divenuti ormai un evento sporadico ed il tasso complessivo di ospedalizzazione rimane al di sotto di quello registrato nei focolai della prima ondata. La curva di mortalità mostra ancora una crescita, ma si conferma che – al momento – la letalità complessiva rimane molto più bassa rispetto alla media provinciale e regionale del primo periodo. Va ricordato che queste strutture ospitano persone fragili, per cui non è strano notare come in alcuni casi (Es. complesso Santa Chiara) la mortalità nella popolazione non covid non differisce in modo significativo da quella registrata negli ospiti colpiti dall’epidemia.
Alcune altre CRA della provincia risultano in regime di isolamento (es. CRA Paradiso e CRA Betlem a Ferrara, CRA Alma di Codigoro ed Eppi di Portomaggiore), ma con situazioni che si confermano sotto controllo anche alle ultime rilevazioni, tanto da poter sperare in una prossima risoluzione. Nessuna struttura del distretto Ovest è in regime di quarantena.
Infine, nella giornata odierna, si segnala la conclusione del periodo di isolamento precauzionale della RSA di Codigoro. Come nel caso di Portomaggiore di una settimana fa, la tempestiva individuazione del “caso 1” ha consentito di procedere immediatamente con l’applicazione di misure preventive efficaci, annullando la diffusione del virus. In questo caso non registrato nessun altro caso positivo tra ospiti e personale, confermando la necessità di tenere alto il livello di attenzione e di rafforzare al massimo la frequenza di screening. Sotto quest’ultimo aspetto si ritiene che solo la prossima introduzione dei “tamponi rapidi” potrà consentire un ulteriore incremento dell’attività, che attualmente viene svolta già al massimo livello consentito dalla capacità di accettazione ed elaborazione del sistema.