Nella magnifica sede della Pinacoteca San Lorenzo, di fronte a un folto pubblico, si è tenuta venerdì 1 marzo, la presentazione del restauro della tela di Carlo Bononi raffigurante “san Lorenzo e san Pancrazio”. La pala, alta 3 metri e 27 cm, proviene dalla chiesa parrocchiale di Casumaro, inagibile a causa del terremoto.
Il Quartetto Martini, composto da Sara Dallolio, Judith Hantos, Angela Troilo e Daniele Salvatore, ha aperto la conferenza di Giovanni Sassu, specialista del pittore ferrarese, che è stato introdotto da Salvatore Amelio, presidente del Centro Studi Internazionale Il Guercino, ideatore della serata assieme al Comune di Cento. È intervenuto anche Mario Pinca, vice presidente Copma, che ha sponsorizzato il restauro dell’opera, eseguito nel laboratorio di restauro di Roberta Baruffaldi di Casumaro.
Giovanni Sassu ha presentato poi l’artista Bononi mettendo in luce il collegamento delle sue opere con Guercino e con Ludovico Carracci. Dimostrando come i due artisti, Bononi e Guercino, furono in contatto fra loro influenzandosi reciprocamente. Lo studioso ha ricordato la mostra di Bononi al Palazzo dei Diamanti, dove il “san Lorenzo e san Pancrazio” è stato esposto, ripercorrendo il cammino dell’artista da Ferrara a Casumaro a Ravenna.
Dopo l’evento ferrarese, il dipinto è arrivato a Cento nel gennaio dello scorso anno ed è stato posizionato (fino al rientro ‘a casa’) nella pinacoteca provvisoria, dove la collocazione accanto al Guercino, acquista una forza notevole. È datato infatti 1608, proprio quando Giovanni Francesco Barbieri inizia i suoi primi passi d’artista: è dunque visivamente possibile notare quanto egli abbia ammirato la pittura del collega di Ferrara, particolarmente per i suoi legami stilistici con la pittura veneta.

