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PARTECIPANZA: le minoranze “sfiduciano” il Presidente Draghetti

DiGiuliano Monari

Feb 24, 2015

esterno partecipanza (1)Di Giuliano Monari

Durissimo documento inviato alle Redazioni da parte delle minoranze in Partecipanza Agraria di Cento con il quale sfiduciano il Presidente Flavio Draghetti.

“Dopo la bocciatura dei bilancio preventivo del 22 ottobre scorso – scrivono i sottoscrittori del documento -; dopo che la Maggioranza che io sosteneva è venuta meno e dopo tutta una serie di vicende che ne hanno minato fortemente la credibilità (vedi su tutte quella dell’ipoteca del terreno per la costruzione della scuola  di Reno-Centese che potrebbe mettere a rischio la realizzazione della stessa), nella serata dell’11 febbraio il Presidente Draghetti ha ritirato {?i} dopo la discussione e prima della votazione l’unico ordine del giorno in discussione in consiglio, che era stato richiesto nel rispetto di tutte le condizioni legali e regolamentari vigenti, da 10 consiglieri su 18 e che doveva concludersi con la votazione della “mozione di sfiducia” nei suoi confronti. Un fatto, questo, peraltro già avvenuto una prima volta il 21 gennaio scorso, che prolunga l’ingovernabilità dell’Ente e ne danneggia fortemente la già precaria situazione di stallo. Questo gravissimo atto, unito a continui comportamenti arroganti e irrispettosi verso le minoranze, ci costringe a ritenere che non esistano più io condizioni per legittimare il presidenza di Flavio Draghetti e le determinazioni dell’attuale Magistratura. Comunichiamo pertanto che non intendiamo più partecipare ad alcun Consiglio da Lui convocato, in quanto palesemente colpiti nella nostra funzione di consiglieri, democraticamente eletti per amministrare la Partecipanza Agraria di Cento. Va da sé che nessun organismo può essere considerato in vita se il bilancio preventivo delle spese non viene approvato dall’organo a ciò legittimato, cioè  il Consiglio. Tanto viene inviato, oltre agli organi di Stampa , anche ai rappresentanti istituzionali Provinciali e Regionali in indirizzo per opportuna conoscenza ed al fine , eventualmente, di intervenire se ne ravvisassero le condizioni”.

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